Il cuore crea equilibrio e coerenza
Nuove Scienze
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Come mai, nella maggior parte dei casi, crediamo di pensare positivamente ad un compito che ci siamo prefissati, ma nella pratica non riusciamo a raggiungere il nostro scopo? La risposta sta nel fatto che il tanto famoso esercizio del “pensiero positivo”, di cui si è sentito largamente parlare negli ultimi anni, nulla può senza l’intervento delle emozioni sottostanti. Questo perché seppur chiamiamo in raccolta tutte le nostre risorse e la nostra motivazione, in realtà, emotivamente siamo sottilmente ancorati al timore di affrontare determinate situazioni.
Carmen Di Muro
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Infatti, quando le nostre emozioni non sono in linea con il raggiungimento di uno scopo e sono costellate da tonalità che rimandano a sentimenti di timore o paura, il nostro accesso alla creatività e alla comprensione viene limitato, impedendo la nostra prestazione complessiva. In altre parole, pensieri o affermazioni positive sono, non di rado, sovrapposti a un ambiente interno sottostante di grande agitazione e tumulto emozionale.
Casi come questo ci segnalano che manca coerenza tra i due sistemi e poiché la mente e le emozioni influenzano una vasta gamma di capacità e risposte, la coerenza tra sfera razionale ed emotiva diventa della massima importanza. Ma allora cos’è che ci permette di aprire la porta, spalancandola verso il massimo equilibrio?
La risposta è nel cuore! È la presenza di questo organo straordinario che può darci accesso alla coerenza. Coerenza che significa ordine ed armonia e che favorisce la regolazione di emozioni e di conseguenza la produzione di pensieri positivi orientati al raggiungimento della concretezza. A tal riguardo, le evidenze neuroscientifiche svolte in questo campo negli ultimi decenni hanno messo in luce che è proprio il cuore il punto di accesso alle reti psicofisiologiche che sono alla base dell'esperienza emotiva, rendendola stabile ed efficace.
Tra le varie ricerche più significative sviluppate in tal senso, c’è lo studio dei modelli e dei ritmi generati in vari sistemi fisiologici durante l'esperienza di diverse emozioni. Un'importante implicazione di questo lavoro è che gli schemi ritmici generati dal cuore non solo riflettono le emozioni, ma in realtà sembrano svolgere un ruolo chiave nell'influenzare la percezione emotiva, momento per momento, dell’esperienza vissuta e, di conseguenza, donano una maggiore capacità di manifestare e rendere operativi i bisogni e gli obiettivi che ci siamo prefissati. Infatti attraverso le sue estese interazioni con il cervello e il corpo, il cuore emerge come una componente critica e fondamentale del sistema emotivo. Esso è la forza che sostiene la vita.
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Ognuno di noi può raggiungere un sano equilibrio, smettendo di nutrire sentimenti ansiosi, creando nuovi modelli emotivi e sostituendo quelli disfunzionali, grazie all’“energia cardiaca,” la quale è un motore di trasformazione.