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Artrosi cervicale: sintomi, rimedi ed esercizi per alleviarla

Salute e Benessere Naturali

Artrosi cervicale: sintomi, rimedi ed esercizi per alleviarla

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Artrosi cervicale: sintomi, rimedi ed esercizi per alleviarla

Delle forme di artrosi, quella che riguarda la cervicale è probabilmente la più diffusa, oltre che dolorosa. Si manifesta quando si verifica una degenerazione che riguarda le cartilagini del tratto della colonna in corrispondenza del collo.

Ma ci dicono Roland e Petra Liebscher-Bracht, autori del libro L’Artrosi È una Bugia che è possibile prevenirla e alleviarla con i giusti esercizi. Vediamo come si può fare per ridare benessere al collo.


Romina Rossi

 

Artrosi cervicali: le cause

L’avanzare dell’età e la postura scorretta possono facilitare una degenerazione delle cartilagini della colonna vertebrale: per salvaguardare il più a lungo possibile il rachide dovremmo prestare attenzione al modo in cui sediamo alla scrivania. Chi fa un lavoro sedentario, passa la maggior parte del tempo con la testa piegata, incurvando la schiena. Per poter guardare di nuovo dritti davanti a noi, dobbiamo estendere il collo, creando una forte curvatura in avanti della colonna vertebrale.

Il processo può degenerare al punto che, in età avanzata, la parte superiore del tratto dorsale si trova a essere quasi orizzontale, e il tratto cervicale deve essere iperesteso per riuscire a tenere il capo eretto.

A causa di questa postura scorretta, nel corso degli anni i muscoli della zona cervicale si contraggono sempre più: col passare del tempo, in molte persone – in realtà in quasi tutti coloro che lavorano in queste posizioni fisse – la zona cervicale diventa rigida come il legno. Questo comporta una degenerazione anche delle articolazioni, che vengono compresse fino a logorarsi.

Artrosi cervicale: i sintomi

I sintomi dell’artrosi cervicale possono essere diversi, alcuni dei quali possono non sono subito messi in relazione alla degenerazione della colonna. Quelli più comuni sono:

  • dolore bruciante, alla testa e al collo,
  • sensazione di rigidità e difficoltà a compiere i movimenti del collo,
  • percezione di rumori articolari quando si gira o si piega il collo,
  • mal di testa,
  • nausea,
  • giramenti di testa.

I sintomi dell’artrosi cervicale grave, quando la degenerazione delle vertebre può interessare anche i muscoli che partono dalla zona cervicale, possono essere:

  • dolore al braccio, fino alle dita della mano,
  • formicolii al collo,
  • diminuzione della forza muscolare.

In alcuni casi, l’artrosi cervicale ha sintomi neurologici, legati soprattutto alla perdita di equilibrio, come sensazione di instabilità quando si sta in piedi o di mancanza di lucidità, con difficoltà di concentrazione e senso di vuoto o leggerezza della testa. Rientrano in questo tipo di disturbo anche la sensazione di debolezza delle gambe, con sbandamenti quando si cammina e, nel caso l’artrosi cervicale coinvolgesse anche il nervo vago, tachicardia.

In alcune persone l’artrosi cervicale sviluppa sintomi agli occhi, che si manifestano come disturbi della vista, in particolare:

  • offuscamento della vista,
  • difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti,
  • sensibilità alla luce.

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Artrosi cervicale: i rimedi naturali

Quando l’artrosi dà il tormento, e i sintomi diventano pesanti da sopportare, si possono mettere in atto strategie che permettono di alleviarli e tornare a stare meglio.

Se la cervicale si accompagna a dolore a muovere il collo, si può ricorrere a dell’estratto glicerinato di Ribes nigrum che ha un effetto antidolorifico naturale, in grado di spegnere l’infiammazione.

La Boswellia serrata è un’altra pianta che ha una spiccata azione antinfiammatoria, utile soprattutto per i problemi osteoarticolari. Contiene infatti acidi boswellici che sono in grado di alleviare il dolore e ridare mobilità alle articolazioni in affanno.

La Boswellia può essere associata anche a dell’MSM, o metilsulfonilmetano, un composto che si trova all’interno delle cellule del nostro organismo ed è particolarmente utile, anch’esso, per alleviare i dolori legati ad artrite e artrosi. È in grado di diminuire i dolori, i gonfiori e anche gli stati infiammatori.

Per allentare le tensioni che si formano se la postura non è ottimale, si può assumere del magnesio, che è utile per favorire il normale rilassamento, migliorando anche il sonno, nel caso stress, tensioni e dolori lo ostacolino.

Per uso topico, da spalmare con un massaggio intorno al collo, si può usare un unguento a base di Arnica, i cui estratti aiutano a ritrovare la mobilità e a sciogliere eventuali contratture muscolari.

Anche una crema a base di Artiglio del diavolo può essere utile: questa pianta è nota per la sua potente attività antinfiammatoria, utile per alleviare i dolori della colonna vertebrale.

In caso di artrosi cervicale e vertigini, è consigliato fare della ginnastica mirata, come gli esercizi che trovi poco più sotto, ma anche attività mirate per il benessere delle articolazioni, come ad esempio della ginnastica posturale. Benefici sono anche dei massaggi di shiatsu che aiutano ad alleviare le tensioni osteo-muscolari, andando a migliorare anche la sensazione di vertigini.

In inverno è bene tenere il collo riparato, in modo che con il freddo non peggiori il proprio stato. Si può optare anche per un massaggio ayurvedico, che si prepara scaldando a bagnomaria dell’olio vegetale, e aggiungendo qualche goccia di olio essenziale, come quello di Lavanda, Incenso o Wintergreen.

Infine, le tecniche cranio-sacrali – cercate un osteopata qualificato che possa praticarle – sono un aiuto per quanti hanno problemi neurologici e di equilibrio.

L’artrosi cervicale si cura?

Ci dicono gli autori del libro L’Artrosi È una Bugia che sì, è possibile curare l’artrosi in generale. Il modo migliore per intervenire sulle nostre articolazioni è condurre uno stile di vita che possa alleggerire il carico, quindi fare della sana attività fisica, ma anche curare l’alimentazione, preferendo quegli alimenti ricchi di nutrienti, vitamine e sali minerali che aiutano da un lato ad attenuare eventuali processi infiammatori che sfociano in dolore e, dall’altro, a nutrire muscoli e cellule così che possano resistere ai segni dell’inevitabile invecchiamento a cui andiamo incontro.

Un altro modo per prevenire degenerazioni o rallentarne il decorso è praticare gli esercizi che gli autori hanno messo a punto nel loro libro: la causa dell’artrosi non è infatti l’eccessivo movimento, ma la sua mancanza. Essendo diventati animali metropolitani, non siamo più abituati a muoverci o per lo meno siamo abituati ad usare un numero irrisorio di muscoli rispetto a quelli che la natura ci ha dato.

Il nostro organismo va a risparmio e finisce con il perdere quello che non usiamo: non utilizzandoli mai o utilizzandoli in maniera troppo limitata, anche i muscoli finiscono con il perdere la propria ottimale funzionalità. Ma siccome ogni parte del nostro organismo è collegata a tutte le altre, un muscolo che non fa il suo lavoro, si ripercuote sul benessere generale.

Gli esercizi sono un buon modo per tenere in allenamento quei muscoli che sono più sotto pressione con il nostro ritmo di vita sedentario e per ritrovare una maggiore flessibilità e mobilità. Vediamo quali sono quelli più indicati.

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Artrosi cervicale: gli esercizi

Massaggio fasciale con rulli e sfere

Occorrente: sfera piccola, rullo piccolo e rullo medio

Tenete il rullo piccolo con entrambe le mani e appoggiatelo sulla sporgenza ossea che si avverte dietro all’orecchio. Visto dall’alto il rullo è posizionato a un angolo di 45° (viene dunque manovrato da dietro e da sinistra): in questo modo potrete farlo scorrere esattamente nella posizione intermedia fra quella “di lato” e quella “da dietro”. Fatelo rotolare, esercitando pressione, in direzione della scapola finché riuscirete ancora a manovrarlo agevolmente.

Prendete il rullo medio con entrambe le mani e appoggiatelo sulla parte posteriore del capo grossomodo all’altezza della punta delle orecchie. Potrete tranquillamente flettere il capo allungandolo in avanti e verso il basso.

Fate scorrere il rullo in direzione della scapola finché riuscirete ancora a manovrarlo agevolmente.

 

Tenete la sfera piccola con entrambe le mani e fatela scorrere dapprima lungo la linea che delimita l’area, e poi in piccole spirali al suo interno. Massaggiate in particolare le estremità interne delle clavicole e la porzione superiore dello sterno.

Trazioni del capo ruotato a 45°

1° passaggio Per prima cosa orientate il capo in modo che sia ruotato di 45° verso destra. Con il gomito piegato portate il più possibile verso il basso la spalla destra mantenendo però la colonna dorsale in posizione perfettamente eretta. Ora appoggiate la mano sinistra sul capo in modo da sfiorare con la punta delle dita il bordo superiore dell’orecchio destro e tenendo il palmo abbastanza indietro da impedire una rotazione del capo al momento dell’allungamento. A questo punto esercitate la massima trazione possibile sulla testa, e continuate a tirare sempre in avanti a sinistra e verso il basso. Avvertirete il dolore da allungamento nella parte posteriore destra della zona cervicale, forse anche sul lato sinistro.

2° passaggio Tenete con la mano la testa nella posizione raggiunta, mentre cercate di riportarla indietro a destra verso l’alto esercitando una forza progressiva fino a raggiungere la massima intensità. La forza esercitata con la testa non deve però essere tale da modificare la posizione raggiunta. Interrompete con cautela l’esercizio di questa forza.

3° passaggio Flettete nuovamente il capo il più possibile in avanti a sinistra e verso il basso.

Trazione laterale del capo

1° passaggio Assumete una posizione eretta con capo e tratto dorsale, e rivolgete lo sguardo in avanti. Con il gomito flesso, portate poi la spalla destra il più possibile verso il basso, mantenendo però la colonna dorsale in posizione perfettamente diritta. Ora appoggiate la mano sinistra sul capo in modo da sfiorare con la punta delle dita il bordo superiore dell’orecchio destro e tenendo il palmo abbastanza indietro da impedire una rotazione del capo al momento dell’allungamento. A questo punto esercitate la massima trazione possibile sulla testa, e continuate a tirare sempre verso sinistra. Avvertirete il dolore da allungamento perlopiù alla base del collo, forse anche sul lato sinistro.

2° passaggio Tenete con la mano la testa nella posizione raggiunta, mentre cercate di riportarla a destra esercitando una forza progressiva fino a raggiungere la massima intensità. La forza esercitata con la testa non deve però essere tale da modificare la posizione raggiunta. Interrompete con cautela l’esercizio di questa forza.

3° passaggio Flettete nuovamente il capo allungandolo progressivamente il più possibile a sinistra.

Iperestensione del capo

1° passaggio Assumete una posizione eretta con capo e tratto dorsale. Portate ora la punta delle dita di una sola mano al centro della fronte e spingete il capo all’indietro e verso il basso fino al limite massimo. In un primo momento fate sì che l’intera zona cervicale ceda il più possibile alla spinta, e solo alla fine accompagnate anche con la testa, flettendola all’indietro rispetto alle prime vertebre cervicali. Avvertirete il dolore da allungamento nella nuca o come forte tensione di trazione nella parte anteriore del collo.

2° passaggio Tenete con le mani la testa nella posizione raggiunta, mentre cercate di riportarla in avanti esercitando una forza progressiva fino a raggiungere la massima intensità. La forza esercitata con la testa non deve però essere tale da modificare la posizione raggiunta. Interrompete con cautela l’esercizio di questa forza.

3° passaggio Flettete nuovamente il capo portandolo progressivamente il più possibile all’indietro e verso il basso.

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Romina Rossi
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina... Leggi la biografia
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina naturale, benessere olistico e tecniche naturali di guargione.L’amore per la Natura e la curiosità di capire i complicati e delicati meccanismi di funzionamento dell’uomo, la portano a intraprendere... Leggi la biografia

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