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Bagno nel bosco: i consigli per praticare lo Shinrin Yoku

Salute e Benessere Naturali

Bagno nel bosco: i consigli per praticare lo Shinrin Yoku

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Bagno nel bosco: i consigli per praticare lo Shinrin Yoku
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Passeggiare nel bosco è una pratica efficace per gestire lo stress e rafforzare le difese immunitarie: lo Shinrin Yoku è adatto a tutti ed è gratuito.

Bettina Lemke nel suo “Piccolo Manuale dello Shinrin Yoku” ci dà molti consigli semplici e pratici, con esercizi e meditazioni per rigenerarci nel bosco.


Sabrina Lorenzoni

 

Cosa significa Shinrin Yoku?

Shinrin Yoku significa “bagno nel bosco”, “respirare l’atmosfera del bosco”. Si tratta di una pratica nota da centinaia di anni nel mondo Giapponese ma solo da qualche decennio conosciuta e praticata anche in Europa. In Giappone, patria dei bagni nella foresta, la sua efficacia è stata comprovata da numerosi studi scientifici che confermano la sua validità per gestire lo stress e rafforzare le difese immunitarie.

In Europa, nel 2016, sull’Isola di Usedom è nato il primo bosco terapeutico ufficiale europeo a prova che lo Shinrin Yoku è un metodo semplice e gratuito per migliorare la nostra vita.

Adatto a tutti e gratuito

Bettina Lemke sottolinea come il bagno nel bosco sia una pratica semplice, praticabile senza attrezzature specifiche, adatta a persone di tutte le età e che non necessita di particolari conoscenze né di allenamento fisico.

Il bagno nella foresta permette di approfondire il nostro legame con la natura in modo consapevole. Quando passeggiamo nel bosco, liberiamo la nostra mente da tutti i pensieri, non serve avere una meta né un obiettivo da raggiungere: l’importante è concentrarsi sul presente. Porre attenzione al nostro respiro, al bosco che ci circonda, vivere il momento.

Rigenerarsi nel bosco diventa sempre più importante: possiamo riacquistare il nostro equilibrio e darci un nuovo orientamento. I dati ci dicono che nel 2016 oltre il 75% della popolazione tedesca risiedeva in città. Anche in Italia, i numeri sono molto simili.

Passeggiare nel bosco ha numerosi benefici, tanto che sono in aumento gli studi scientifici che lo confermano, portando come prova dati ed esperimenti.Le ricerche scientifiche sugli effetti che il bagno nella foresta ha sugli esseri umani sono aumentate dal 2004 e nel 2012 è nato un ramo della medicina che si occupa di ricerche in questo specifico campo: la Forest Medicine.

Shinrin Yoku: il bagno nella foresta. Cos'è e come funziona

 

Effetti benefici del bagno nel bosco

La pratica del bagno nel bosco è utile in particolar modo a chi soffre di malattie respiratorie, artrosi, disturbi del sonno, iperattività.

La permanenza nel bosco:

Il potere dei fitoncidi

I fitoncidi sono sostanze rilasciate dalle piante per proteggersi dagli insetti, dai batteri, dai funghi. Sono quelle stesse sostanze che respiriamo quando camminiamo o ci fermiamo nel bosco, sotto gli alberi. Gli alberi ci permettono di praticare l’aromaterapia nel bosco. Le piante usano queste sostanze per comunicare, (sai che anche le piante hanno internet?) ma sono proprio questi fitoncidi i responsabili del grande aiuto che si ha praticando lo shinrin yoku.

Quando respiriamo queste sostanze volatili nel bosco, nel nostro corpo si formano tre diverse proteine anticancro e molte cellule natural killer, quelle che aiutano a combattere cellule cancerose e infettate da virus.

È possibile potenziare il nostro sistema immunitario nel bosco

Gli studi del Professor Qing Li confermano che è importante passare una giornata nel bosco: gli effetti del bagno nel bosco raddoppiano se si ha la possibilità di passeggiare al suo interno per due giorni consecutivi, due o tre volte al mese.

 

Potenziare il nostro sistema immunitario nel bosco

 

Il bagno nel bosco per abbattere lo stress

"L’aria del bosco contiene il 90% in meno di particelle di polvere rispetto a quella della città", è aria fresca, pura, balsamica, ricca di oli essenziali. Quest’aria ha ottimi effetti sul corpo, sulla mente e sullo spirito. Stare nel bosco bilancia le emozioni opprimenti, riduce le paure, la rabbia, diminuisce il rischio di depressione.

Fare un bagno nella foresta aumenta l’autostima, ha effetti positivi sulla creatività, sulla concentrazione, sulla percettività.

Come ci racconta Bettina Lemke nel suo Piccolo Manuale dello Shinrin Yoku, stare nel bosco fa bene. Passeggiare, correre, rilassarsi, praticare yoga: importante è prendersi del tempo per sé stessi, curare il proprio benessere.

Non lasciamoci assorbire troppo dalle occupazioni quotidiane e mettiamo in agenda il bagno nel bosco soprattuto nei periodi in cui siamo più stressati perché proprio in quei periodi abbiamo maggiore bisogno di rilassarci e staccare dalla quotidianità.

Consigli pratici per il bagno nella foresta

Il tempo trascorso nel bosco, come abbiamo visto, ha un grande effetto rigenerante. Passeggiare con scioltezza nel bosco, godersi l’attività fisica all’aria aperta, fermarsi a fare yoga, a leggere, a rilassarsi tra gli alberi sono tutte attività che portano numerosi benefici al nostro corpo e alla mente.

Il bagno nel bosco è un’attività gratuita ed aperta a tutti: bastano pochi e semplici accorgimenti per praticare il bagno nel bosco.

Ecco i 7 principali consigli per praticare lo Shinrin Yoku

  1. Abbigliamento comodo. Per andare nel bosco occorrono abiti comodi, che permettono la traspirazione e la libertà di movimento e adatti alla stagione in corso. Anche le scarpe devono essere comode, robuste, impermeabili.

  2. Staccare la spina. Quando decidiamo di praticare lo shinrin yoku sarebbe meglio essere irraggiungibili. Staccare la spina farà bene al nostro umore e al nostro cervello. Lasciamo detto che siamo nel bosco, per quanto tempo e quando torneremo e preoccupiamoci solo del momento presente del contatto col bosco, con gli alberi, con la natura.

  3. Sbarazzarsi della zavorra. Entrare nel bosco è come entrare in un altro mondo. Possiamo affrontare questo cambiamento utilizzando due metodi diversi: ognuno sceglierà quello che preferisce. Rilassarsi e liberare la mente prima di entrare nel bosco, sbarazzarsi della zavorra mentale ed emozionale che ci portiamo dentro tutti i giorni. Oppure pensare di portare nel bosco tutti i pensieri negativi, la rabbia, il rancore che ci opprime, per lasciare tutto là, tra gli alberi, e liberarcene definitivamente.

  4. Rilassare spalle e nuca e lasciar andare: bastano alcuni esercizi, semplici ma importanti, per sentirsi più liberi e sciolti mentre pratichiamo il bagno nella foresta. Ruotiamo la testa da destra a sinistra e poi viceversa, pieghiamo il collo verso l’altro e verso il basso. Inspiriamo tre volte dal naso ed espiriamo aria dalla bocca, con calma, cercando di lasciar andare le tensioni.

  5. Stabilire una connessione. Entra nel bosco con un atteggiamento attento, aperto a nuove esperienze. Concentrati sul momento presente, utilizza tutti i sensi nella tua pratica di shinrin yoku.

  6. Respirazione profonda e fluente. Spesso la nostra respirazione è inconsapevolmente piatta. Impariamo nuovamente a respirare nel modo corretto. Fare un bagno nel bosco può aiutarci a respirare meglio anche quotidianamente. 

    Un semplice esercizio per migliorare la respirazione. In piedi, posizione eretta e rilassata oppure seduto, con la schiena dritta. Inspira dal naso ed espira dalla bocca. Mentre inspiri, conta fino a cinque, butta fuori l’aria, contando di nuovo fino a cinque. Ripeti più volte l’esercizio fino a tre minuti. Quando sarai sicuro nello svolgere l’esercizio potrai prolungarlo, contando fino ad arrivare a dieci nella fase di espirazione.

  7. Utilizza tutti i sensi. Il bagno nel bosco è un ottimo momento per allenare i nostri sensi che spesso trascuriamo nella quotidianità.

    Cominciamo con l’osservare il bosco: i colori del cielo, della terra, della natura che ci circonda. Un tronco liscio o rugoso, un fiore colorato, uno bianco, un particolare sasso, un corso d'acqua. Nel bosco i suoni e i rumori non mancano: uccelli che cantano, il fruscio del vento tra le foglie, l’acqua che scorre, il rumore di un ramo che si spezza. Anche il profumo è caratteristico e diverso in ogni bosco: dipende dal tipo di alberi presenti, dalle fioriture, dalla presenza dell'acqua. Nei boschi di conifere i profumi e gli odori saranno diversi da quelli presenti in un bosco di latifoglie: proviamo ad annusare l’aria e a percepire le differenze. Conoscere il bosco attraverso il tatto è un’altra esperienza da provare. La consistenza delle cortecce degli alberi, quella dei muschi o del prato sono tutte diverse. Provate a toccare le foglie giovani e quelle mature, gli aghi dei pini, i petali dei fiori, i frutti che si stanno formando e quelli maturi: sarà un nuovo modo di vivere il bosco!

Vi suggerisco di portare con voi questo piccolo libro durante le passeggiate nei boschi in modo da approfondire i consigli di Bettina Lemke proprio mentre camminate nella natura.

Nel libro sono raccolti anche numerosi esercizi pratici, semplici e adatti a tutti, per respirare nel bosco e praticare yoga. L’autrice ci invita a camminare nel bosco nelle diverse stagioni perché ognuna ha molto da raccontare sulla natura e su noi stessi.

L’albero è il simbolo della vita e le stagioni ce lo ricordano con i loro cicli di riposo e di rinascita. Nel libro sono presenti anche undici interessanti schede sugli alberi, piene di curiosità sulla mitologia e di consigli su come utilizzare le foglie, le bacche, i fiori per la cura del corpo e per rilassarsi.

La natura non è un posto da visitare. È casa nostra
(Gary Snider)


Sabrina Lorenzoni
Sabrina Lorenzoni, laureata in Scienze Biologiche, Indirizzo Ecologico, autrice del blog curiosa di natura. Da sempre appassionata di ecologia,... Leggi la biografia
Sabrina Lorenzoni, laureata in Scienze Biologiche, Indirizzo Ecologico, autrice del blog curiosa di natura. Da sempre appassionata di ecologia, natura e ambiente, hounito le mie competenze scientifiche alla mia grande passione per la scrittura collaborando come blogger e web writer e scrivendo di eventi green legati alla città di Milano per... Leggi la biografia

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