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Benefici della corsa: correre fa bene al tuo cervello

Salute e Benessere Naturali

Benefici della corsa: correre fa bene al tuo cervello

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Benefici della corsa: correre fa bene al tuo cervello

Non c'è nessun dubbio sul fatto che l'attività fisica, in particolare la corsa, faccia bene al nostro corpo. Quello che, a volte, non viene sottolineato è che la corsa fa molto bene anche al cervello

In questo articolo, tratto dal libro Correre È la mia Terapia, vi spieghiamo perché.


Tatiana Berlaffa

Correre fa bene al tuo cervello. Gli studi, che prima mettevano in risalto i benefici dell'attività fisica soltanto a livello corporeo, ora lo hanno ampiamente dimostrato.

È una bellissima notizia per chi pratica già la corsa ma anche per chi è alla ricerca di un'attività fisica facile da svolgere, che non richieda troppo tempo, che si adatti a tutte le esigenze e che sia poco costosa.

Il libro 'Correre È la mia Terapia' di Scott Douglas ci presenta i numerosi benefici della corsa, ci fornisce le indicazioni necessarie affinché un allenamento sia davvero efficace per corpo e mente e, soprattutto, ci fornisce l'esempio di come la corsa possa davvero fare bene al nostro cevello.

L'autore, infatti, dichiara di soffrire di distimia, un disturbo della mente che comporta uno stato permanente di lieve depressione.

È molto interessante leggere come, grazie alla corsa, lui e altre persone (citate nel libro) abbiano notevolmente migliorato la propria condizione psicofisica e si siano ritrovati a stare bene in breve tempo dopo aver iniziato a correre.

 

 

Ma perché correre fa bene al cervello?

Ecco 5 motivi fondamentali.

Il cervello e la corsa

1. Mens sana in corpore sano

Questo motto latino è talmente celebre che quasi non si contano le volte in cui esso viene citato dagli sportivi ma anche dai Brand che propongono abbigliamento o attrezzi legati all'attività fisica.

Come molti medici e studiosi ormai sostengono, non può esistere una mente sana in un corpo che non lo è. In altre parole, affinché il nostro cervello funzioni al meglio, deve avere a disposizione una 'macchina' fisica, degli organi, del sangue e tutti i valori ad essi legati che funzionano al meglio.

Non è facile accettarlo. Però, la realtà è questa. E anche i medici dello sport e i nutrizionisti di ultima generazione ormai parlano di scelte corrette in fatto di movimento e di alimentazione come di un modo per immettere il carburante adeguato che permetta al nostro fisico e alla nostra mente di funzionare al meglio.

Salute fisica e salute mentale sono strettamente collegate. Non è possibile che, se una di esse risulta compromessa, non lo sia, almeno in parte, anche l'altra.

L'attività fisica regolare è altrettanto utile al cervello quanto lo è per il cuore, i muscoli, le ossa e ogni altra parte dell’organismo.

Indipendentemente dallo stato di salute mentale (non occorre avere particolari disagi per godere dei benefici dell'attività fisica), l'evidenza scientifica dimostra che l'esercizio fisico garantisce che anche il cervello operi in condizioni ottimali.

2. Migliori capacità cognitive

Chi corre è più intelligente?

Pare di sì. Alcuni test svolti su persone che svolgono allenamenti aerobici (come la corsa) dimostrano che proprio chi è attivo fisicamente ottiene migliori risultati nei test cognitivi. Parallelamente, chi è più sedentario ha prestazioni peggiori in molte abilità cognitive misurabili.

In questo contesto, si inserisce anche il parere di Burns, medico, maratoneta e professore di neurologia dell’Università del Kansas. Secondo questo luminare, la corsa, di per sé, non ci rende 'geniali' ma ci rende più intelligenti della versione sedentaria di noi stessi.

Anche gli esperimenti condotti su persone sportive e persone sedentarie vanno nella stessa direzione.

Se si prende un gruppo di persone che non svolge attività fisica e si prescrive ad una parte di esse di praticare esercizio aerobico e all'altra no, dopo 6 settimane si possono già vedere risultati sorprendenti e completamente diversi. 

Chi è attivo ha risultati migliori, rispetto a prima, in numerosi test psicologici, nella memoria, nelle funzioni visuo-spaziali e nella capacità di concentrarsi e focalizzarsi.

3. Migliore organizzazione e pianificazione

Le capacità esecutive, come quella di organizzazione e pianificazione, migliorano sensibilmente.

I runner riescono a raccogliere informazioni, ad organizzarle, a rielaborarle e a costruire un piano di azione meglio di chi non corre.

Non si tratta di essere multitasking. Ormai è stato dimostrato che fare più attività nello stesso momento riduce drasticamente le nostre prestazioni, quanto di riuscire a concentrarsi su un dettaglio il tempo necessario per svolgere l'attività senza compromettere il progresso del resto delle operazioni.

E risulta che i runner siano più efficienti di chi non corre in queste mansioni.

4. Tempi di reazione più rapidi

Pare anche che i runner abbiano tempi di reazione più rapidi rispetto a chi è sedentario. 

Uno studio spagnolo pare sostenere questa tesi.

È stato chiesto ad un gruppo di persone (triatleti e sedentari) di stare per un'ora davanti ad uno schermo nero e reagire nel modo più rapido ogni volta che vedevano un pallino rosso apparire ad intervalli irregolari. 

I tempi di reazione dei primi sono risultati decisamente più brevi.

È quindi provato che la capacità di vigilanza, di individuare lo stimolo e di resistere alle tentazioni sia più alta nei soggetti fisicamente attivi.

Tale capacità può essere dovuta al fatto che, chi è abituato ad allenarsi, oltre ad avere più resistenza fisica, è anche abituato a sottoporsi ad un allenamento mentale, a non distrarsi, a impegnarsi a fondo e a lungo.

È più abituato, quindi, allo spirito di sacrificio per ottenere poi un risultato e un piacere non immediato ma spostato nel tempo.

Mantenere l'attenzione per tempi lunghi è importante non solo in attività lavorative o di alta prestazione sportiva, ma anche in attività quotidiane come ad esempio guidare in automobile.

Lo sviluppo di questa capacità è quindi molto utile e auspicabile per tutti. 

5. Maggiore creatività

Come se i benefici elencati finora non bastassero, esiste anche il risultato di uno studio olandese, pubblicato nel 2013, che dimostra che il cervello di chi svolge allenamento aerobico, come la corsa, riesce ad avere idee più brillanti rispetto a chi non si allena.

Sia il problem-solving (la capacità di trovare una soluzione) sia le attività di brain-storming (la capacità di avere diverse idee su una determinata questione) migliorano sensibilmente.

Non è raro, infatti, mentre si corre, avere dei momenti di 'intuizione' in cui l'idea che abbiamo cercato per tutto il giorno magari mentre eravamo al lavoro, si manifesta improvvisamente risolvendo in un secondo un problema che ci portavamo dietro da diverso tempo

***

Come hai letto, la corsa e l'allenamento aerobico in generale, aiutano davvero il tuo cervello a stare meglio. Ma, la cosa ancora più importante di tutti gli studi a riguardo, è che queste capacità acquisite e il miglioramento dell'attività cerebrale è possibile in qualsiasi momento della vita in cui iniziamo ad allenarci.

Tutte le ricerche, infatti, sono concordi nel sostenere che chiunque, se passa da una vita sedentaria ad una più attiva, nell'arco di breve tempo nota dei miglioramenti notevoli.

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Tatiana Berlaffa
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere... Leggi la biografia
Il mondo della comunicazione è il mio lavoro e la mia passione.Scrivo come blogger, giornalista freelance e social media editor.Prima di scrivere di qualsiasi cosa, la provo in prima persona.Sono appassionata di tematiche legate al benessere e alla crescita personale. Amo le novità, viaggiare da sola e imparare lingue straniere.Tra i miei... Leggi la biografia

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