Che cos'è la disbiosi intestinale e perché è alla base di numerose patologie
Salute e Benessere Naturali
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Oggi sappiamo che dalla salute del nostro intestino dipende quella di tutto il nostro organismo: in questo articolo troviamo una spiegazione chiara della relazione intestino/salute e tante indicazioni su come mantenere sani e in forma i batteri intestinali, amici e preziosi alleati per il nostro benessere.
Redazione Scienza e Conoscenza
Articolo di Paolo Giordo tratto da Scienza e Conoscenza 66
La situazione di scompenso della flora batterica, nota come disbiosi intestinale, è considerata uno dei fattori causali di molte malattie, non ultime quelle autoimmuni.
Oggi si è dimostrato che l’alterazione del microbiota, con il sovvertimento delle popolazioni batteriche residenti, può condurre alla produzione di metaboliti tossici, i quali provocano uno stato infiammatorio della mucosa intestinale con conseguente aumento della sua permeabilità e l’innesco di reazioni immuni e infiammazione sistemica a livelli ben distanti da dove essa si è originata.
Una corretta ed equilibrata flora intestinale riveste un ruolo importante per l’immunità dell’intero organismo attraverso la formazione sia di immunoglobuline A (IgA) – che rivestono e difendono la superficie interna del nostro corpo da tossine e batteri patogeni – sia di cellule T-regolatorie (T-reg) che spengono la condizione infiammatoria quando si rende necessario.
Nella disbiosi intestinale avviene una disregolazione di questi sistemi con sviluppo abnorme di microrganismi patogeni e di cellule T infiammatorie come le Th1 e le Th17.
La disbiosi come causa di malattia
Il conseguente aumento della permeabilità intestinale espone l’individuo alla produzione di anticorpi, aprendo la strada alle malattie infiammatorie intestinali croniche.
Si crea, pertanto, una condizione nella quale un’iperstimolazione del sistema immunitario, con il passaggio a livello sistemico di tossine e batteri, conduce a una risposta immune alterata.
Questo puó essere considerato un meccanismo patogenetico delle malattie autoimmuni che, dal secondo dopoguerra, sono proliferate in modo esponenziale soprattutto a causa di una scorretta condotta alimentare e dell’uso crescente di inquinanti chimici, farmaci e pesticidi.
L’utopia igienista e sterilizzatrice ha inoltre dato un contributo enorme all’aumento di malattie moderne che originano da uno squilibrio immunitario come asma, allergie respiratorie e cutanee, diabete.
Microbiota e immunità
È opportuno ricordare che la nostra immunità nasce e si modula in un tentativo continuo di convivenza e progressivo adattamento con l’ambiente esterno. Alterando la capacità e le dimensioni di questo adattamento, distruggendo questi aspetti simbiotici, si è riusciti a creare uno squilibrio precursore di tante, se non tutte, le malattie moderne.
La convivenza del nostro organismo con i batteri si è mantenuta simbioticamente per milioni di anni sino all’ultimo secolo, nel quale abbiamo assistito alla loro progressiva distruzione.
Dobbiamo anche considerare che la produzione del muco intestinale è regolata da alcuni batteri che stimolano le cellule caliciformi intestinali a produrlo. Il muco non serve solamente a proteggere la mucosa intestinale, ma anche a produrre alcune sostanze, come ad esempio l’acido butirrico che rappresenta il principale nutrimento per i batteri intestinali.
Quando questo circuito di regolazione viene alterato, venendo meno la riserva energetica delle cellule intestinali, possono insorgere problemi di varia natura che vanno dalle allergie alle intolleranze alimentari, dalle malattie infiammatorie croniche sino alle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, nel qual caso non si ritrovano più, nell’intestino dei soggetti affetti, i suddetti batteri di regolazione del muco.
Vari studi hanno confermato come l’alimentazione occidentale moderna, ricca di grassi e zuccheri, favorisca la permeabilità intestinale e l’infiammazione cronica. Ricordiamo nuovamente che i maggiori responsabili dell’alterazione batterica intestinale sono l’alimentazione scorretta e gli antibiotici. Se, inoltre, consideriamo che molti alimenti – come ad esempio carne e latte – contengono piccole dosi di antibiotico, il problema assume proporzioni ancora più preoccupanti.
La moltiplicazione batterica selettiva, infatti, avviene sempre in relazione al cibo introdotto, conformandosi a ciò che mangiamo: se il nostro principale nutrimento è il cosiddetto “cibo spazzatura”, possiamo ben immaginare come sia, di riflesso, la composizione batterica del nostro intestino.
In generale, tutti i cibi raffinati, destrutturati, privati delle loro componenti originarie o addizionati di composti chimici, antibiotici, ormoni e varie categorie di additivi alimentari, rendono ciò che dovrebbe nutrirci un elemento estraneo e nocivo per il nostro corpo. Solo la grande capacità di adattamento del nostro organismo fa si che siamo ancora vivi, anche se al prezzo di essere sempre più malati.