Come imparare a meditare
Salute e Benessere Naturali
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Per alcuni meditare è un gioco da ragazzi, per altri è l’impresa più difficile che abbiano mai tentato. Se fate parte di questo secondo gruppo, potete imparare a meditare con semplici consigli ed esercizi messi in pratica da Sukey ed Elizabeth Novogratz che trovate nel loro spassosissimo e accattivante libro Basta Poco.
Romina Rossi
Imparare la meditazione: qualche consiglio prima di cominciare
Nell’articolo precedente abbiamo visto in che modo la meditazione può cambiare la vita. Anche la scienza ha ammesso, finalmente, che meditando si hanno benefici riscontrabili e misurabili. E forse fra qualche anno sarà ammessa di diritto fra le pratiche olistiche terapeutiche.
In attesa di quel giorno, non possiamo che ricordar che si tratta di una pratica che di sicuro presenta solo vantaggi. Infatti, tutti possono meditare: è una di quelle pratiche che richiede poco impegno a livello di tempo, bastano anche 20 minuti al giorno perché faccia effetto.
Allo stesso modo, non è una disciplina costosa: non avete bisogno di attrezzature e macchinari. Se proprio volete stare comodi potete usare la vostra coperta preferita e uno dei cuscini del divano.
E, infine, non siete costretti ad andare chissà dove per meditare: potete farlo seduti nel vostro luogo di casa preferito, mentre passeggiate, in giardino oppure dove vi ispira di più.
Ma c’è un ma: non a tutti riesce così facile meditare. A dire il vero non ci sono ricette su come si impara a meditare. Ognuno ha il suo metodo e le sue caratteristiche. L’unico modo per poter imparare a meditare è cominciare a meditare. Farlo concretamente. Provate con 2 minuti al giorno, poi aumentate via via di 2 minuti, fino a che non diventerà una pratica che sentite famigliare.
La meditazione per principianti deve essere un qualcosa graduale: nessuno si aspetta che già dalla prima volta meditiate per 2 ore nella posizione più scomoda possibile e raggiungiate l’illuminazione. Probabilmente le prime volte vi sentirete solo strani, poi diversi, poi più calmi, poi più tranquilli, poi più centrati. E mettendo insieme tutti questi “poi” un bel giorno vi renderete conto che state meditando, come se stesse bevendo un bicchier d’acqua.
L’importate è che non vi lasciate prendere dallo sconforto e che non abbandoniate perché pensate di farlo male o perché vi vergognate di praticare la meditazione. Questo è un momento solo vostro: chiudete il mondo fuori con i suoi pregiudizi e godetevi l’attimo e le sensazioni che vi trasmette.
Un altro mito da sfatare è quello della gratificazione istantanea: siamo abituati a pensare che se facciamo una cosa, questa ci farà stare bene subito. Ma non funziona proprio così. La nostra dipendenza dalle gratificazioni istantanee è un problema di autocontrollo. Semplicemente respirando, connettendovi e rimanendo presenti, rallentate e ritardate la voglia di ricevere una gratificazione istantanea.
Come meditare: 10 consigli
Tecniche di meditazione per principianti: come sviluppare la disciplina
Sembra scontato dirlo ma l’unica tecnica che funziona per imparare a meditare è meditare per davvero. Se fate parte della schiera dei “vorrei ma non posso” dovreste provare a ritagliarvi un po' di tempo e provare a meditare. La meditazione è una disciplina e la disciplina è una qualità che si sviluppa. Se non l’avete mai costruita, non potete pensare di tirarla fuori all’improvviso dal cilindro magico. Sarebbe come partecipare a una maratona senza aver corso negli ultimi dieci anni nemmeno cento metri. Potreste riuscirci, ma sarebbe un’impresa difficile e probabilmente non lo rifareste mai più.
Finché non date la priorità alla meditazione, ci sarà sempre qualcos’altro di più importante da fare. Non aspettate di fare tutto ciò che dovete fare e di depennare tutti gli impegni dalla vostra lista, perché ce ne saranno sempre di nuovi.
“Disciplina” significa mettersi a sedere sul cuscino e meditare anche quando siete stanchi, malati, irritabili, e non avete voglia. Fatelo per il tempo che potete e con l’attitudine che avete. Anche se lo dovete fare pensando continuamente al fatto di non aver voglia di farlo, state in silenzio e meditate e osservate il circolo negativo dei vostri pensieri.
E a proposito di pensieri: molti hanno quella che viene definita “la mente scimmia”. I pensieri sbucano da ogni parte e saltano da un ramo all’altro della memoria e del cervello, proprio come una scimmia salta da un ramo all'altro dell'albero, rendendo impossibile fermare e calmare la mente. Si dice, invece, che chi medita o fa yoga impari a dominare la mente e a spegnere i pensieri. Questo è vero, ma prima di poter arrivare a dominare la mente in questo modo ci vogliono anni e anni di pratica.
Se durante la meditazione vi accorgete che la mente continua a saltare da un pensiero all’altro, non buttatevi giù e men che meno smettete di meditare. Osservate invece questi pensieri, e provate a togliere loro la vostra attenzione concentrandovi sul vostro respiro. Oppure usate un oggetto che vi è caro, come un cristallo o un portafortuna, che sistemerete da qualche parte davanti a voi. Quando i pensieri cominceranno a fare avanti e indietro concentratevi sull’oggetto.
Trovare l’umore adatto per meditare
Se nonostante tutti questi consigli ancora siete scettici o restii a meditare, potete provare a usare degli strumenti che agiscano sull’umore per indurvi a meditare. Sia chiaro, ci saranno sempre giornate e momenti in cui si ha poca voglia di meditare: capita anche a chi lo fa abitualmente da tempo.
Per ovviare a questi momenti di malumore possiamo usare degli strumenti, dagli oli essenziali alle musiche rilassanti che ci mettano nel mood di meditare.
Vediamo cosa possiamo usare per essere dell’umore giusto per meditare
- cristalli: molti dei cristalli aiutano a radicarsi, specialmente se tenuti in mano durante la meditazione; li potete anche tenere nella borsa della palestra o nell’astuccio dei trucchi per un po’ più di “magia”. Quelli più indicati sono: l’ametista, l’agata, il quarzo, la malachite e l’onice;
- tarocchi: un bel modo per iniziare una meditazione è estrarre una carta dei tarocchi, una frase di saggezza, un messaggio energetico, una carta dei chakra, degli indiani d’America, o di un mazzo a vostra scelta. Leggete le istruzioni del mazzo di carte che avete e contemplate il messaggio della carta;
- oli essenziali: fate un respiro profondo e attivate il vostro sistema parasimpatico. Respirate di nuovo e mettete sul palmo delle mani qualche goccia di olio essenziale di lavanda, di incenso o di un’altra essenza calmante e rilassante, strofinate le mani una con l’altra e inalatene il profumo prima di iniziare la meditazione. Potete anche fare un diffusore fai da te con una candela: accendetela per qualche minuto, poi spegnetela, versate qualche goccia di olio essenziale nella cera fusa e riaccendetela;
- essenze floreali: prendete le gocce di essenze floreali. Se guardare o annusare delle rose ci rende felici, berne l’essenza funziona ancora meglio: innalza le vibrazioni, eleva l'umore e dona buona energia. Ce ne sono per ogni male, dalla paura delle montagne russe alla depressione del lunedì. Iniziate la seduta di meditazione prendendone qualche goccia;
- musica: la musica costituisce un’ancora perfetta quando fate fatica a seguire il respiro. Ma non mettete una playlist a caso, scegliete una musica calmante e rilassante;
- candele: potete iniziare la sessione di meditazione accendendo una candela, che potrete usare anche come oggetto su cui fissare lo sguardo, se vi piace meditare con gli occhi aperti.
Trovare la giusta posizione per meditare
Uno dei problemi più grossi della meditazione per principianti è il momento in cui ci si deve sedere per meditare. Perché nell’immaginario collettivo, chi medita sta in posizione del loto, tipica dello yoga, con le dita delle mani a formare l’om (il medio forma un cerchio con il pollice) per interminabili momenti.
Se però non siete abituati a stare in questa posizione, che richiede un po' di pratica, già dopo qualche minuto vi risulterà insopportabile e addio meditazione. In realtà, nemmeno nella meditazione yoga per principianti c’è una regola fissa su come stare seduti. Se non volete mettervi nella posizione del loto, potete provarne di più semplici. Come ad esempio:
- a gambe incrociate: un classico, ma funziona. La maggior parte di noi ha imparato questa posizione alla scuola materna e non si è più seduta così da allora, ma è una buona postura per chi non riesce a contorcersi nella posizione del loto, ma sta comunque comodo seduto sul pavimento a gambe incrociate;
- seduti su una sedia: se per voi stare sul pavimento è impossibile, potete provare stando su una sedia. Per meditare su una sedia in modo corretto, le piante dei piedi devono toccare il pavimento; se non ci arrivano, mettete sotto i piedi un libro o una scatola. Mantenete la schiena sollevata dallo schienale per non abbandonarvi all’indietro;
- con le gambe contro il muro: stendetevi sul pavimento con le gambe in alto contro il muro. Posizione perfetta per rilasciare lo stress, ridurre i dolori lombari, diminuire l’ansia, calmare i nervi e attenuare il gonfiore;
- nessuna postura: siete ribelli e la sola idea di rimanere immobili in una posizione vi fa abbandonare l’idea di meditare? Bene, piroettate come una ballerina, battete i piedi come gli sciamani, o muovetevi come più vi piace. Vi risolleverà l’animo, aumenterà la gioia e vi aiuterà a trovare il vostro ritmo.