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Earthing: perché stare a piedi nudi aiuta la salute

Salute e Benessere Naturali

Earthing: perché stare a piedi nudi aiuta la salute

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Earthing: perché stare a piedi nudi aiuta la salute

Siete mai stati per un po' di tempo, un paio di ore, a piedi nudi sul suolo? Non sto parlando di stare scalzi in casa, ma all’aperto, su un prato o sulla sabbia? Non vi siete resi conto di sentirvi più rilassati, equilibrati, in altre parole, di stare meglio? Non è un caso: stare a piedi nudi aiuta infatti a scaricare le onde elettromagnetiche che accumuliamo nel nostro ambiente quotidiano.

Cosa vuol dire questo? Vuol dire che liberandoci di energia che non fa bene al nostro organismo, abbiamo la possibilità di recuperare la salute, perché si riducono gli effetti collaterali che queste provocano. Clinton Ober, Stephen T. Sinatra e Martin Zucker ci parlano dei benefici di fare earthing nel loro libro Camminare a Piedi Nudi.


Romina Rossi

 

Siamo immersi nelle onde elettromagnetiche

Anche se viviamo in campagna, lontano da smog e traffico, confusione e inquinamento non siamo immuni da essere contaminati da onde elettromagnetiche. Basta infatti dormire in una stanza in cui abbiamo una lampada, un orologio o una radio vicino al letto, che il campo elettrico generato dai cavi si estende al nostro corpo anche se l’apparecchio è spento.

Che effetti ha tutto ciò? Da uno studio pubblicato nel 2007 da alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra e dal Dipartimento di scienze comportamentali di scienze della salute ambientale e occupazionale dell’Università di Washington è emerso che le persone esposte per lunghi periodi a campi elettrici indoor – a casa, come al lavoro – sono maggiormente a rischio di infezioni, stress e malattie degenerative, oltre a soffrire di una riduzione dell’assorbimento di ossigeno e dei livelli di attività.

«La natura dei campi elettromagnetici – scrivono gli autori di Camminare a Piedi Nudi – ai quali la maggior parte degli esseri umani è costantemente esposta è cambiata moltissimo nei secoli scorsi e spesso non conserva che lievissime somiglianze con quelli esistenti in Natura. In particolare, l’aumentato isolamento degli individui dai fenomeni elettromagnetici naturali benefici, la presenza di materiali sintetici che possono generare forti cariche e aumentare le esposizioni a livelli elettrici e polarità inappropriati hanno fortemente alterato la natura elettromagnetica dei microambienti dove tanti individui oggi vivono».

Ciò che fa la differenza fra i nostri antenati e la nostra società odierna è la mancanza di conduttori appropriati collegati a terra: mentre in passato l’uomo stava per gran parte del suo tempo scalzo o con calzature fatte di materiale che permetteva di scaricare le onde elettromagnetiche, oggi, a parte quella settimana in estate che passiamo al mare, siamo costantemente con scarpe ai piedi, in materiali che non permettono nè il ricambio nè di scaricare le onde dannose. Invece poter scaricare i campi elettromagnetici che accumuliamo, ha benefici che si ripercuotono anche sulla nostra salute. Vediamoli più nello specifico.

I benefici sul cervello e sui muscoli

In un esperimento portato a termine nel 2003 alcuni elettrofisiologi americani hanno studiato l’impatto che l’Earthing può avere sulla funzionalità del sistema nervoso in un test randomizzato in doppio cieco. A metà dei 58 partecipanti sono stati posizionati degli elettrodi collegati a un’asta piantata nel terreno in modo che venisse mimata l’azione di sedersi o stare a piedi nudi all’aperto, mentre l’altra metà aveva elettrodi non collegati a terra.

A entrambi i gruppi sono stati misurati i segnali elettrici del cervello tramite EEG e il voltaggio elettrico generato dalle cellule dei muscoli tramite l’EMG. Due sono stati i risultati più interessanti emersi grazie allo studio, come si legge in Camminare a piedi nudi: “I partecipanti con un elevato livello di tensione hanno mostrato una diminuzione della tensione muscolare (su entrambi i lati). I partecipanti con una lieve tensione muscolare o senza del tutto hanno mostrato un aumento della tensione stessa.

Il risultato suggerisce che l’Earthing ristabilisce un livello normale di tensione. Tali scoperte sono paragonabili a quanto emerso da uno dei primi studi sul cortisolo in cui si era vista una normalizzazione dei livelli di questo ormone correlati allo stress. Le persone sottoposte a Earthing – ma non gli altri – hanno mostrato una oscillazione ampia e molto lenta (tra i venti e i quaranta secondi per oscillazione, secondo la persona). Questo tipo di oscillazione non era mai stata vista prima dai fisiologi”.

Questa implicazione di miglioramento muscolare non è importante solo per gli atleti, ma dà la possibilità anche alle persone più anziane, nell’età in cui solitamente si perde forza muscolare, di prolungare “la tenuta” della propria muscolatura introducendo l’Earthing nella loro pratica quotidiana.



I benefici sulla funzione cardiovascolare, respiratoria e del sistema nervoso

Riconnettersi alla Terra può non avere lo stesso effetto di quando si ricarica una batteria scarica, ma funziona in modo sorprendentemente veloce per ricaricare di energie il corpo affaticato e per ridurre il dolore. Secondo gli autori, L’Earthing solitamente genera una risposta di guarigione che le persone avvertono nel giro di venti-trenta minuti.

La riduzione del dolore può manifestarsi anche più velocemente. E per dimostrare questa capacità è stato condotto uno studio per misurare i valori fisiologici diversi prima, durante e dopo quaranta minuti di Earthing, studiando gli effetti su 28 persone dai 18 agli 80 anni. Anche in questo caso sono stati posizionati degli elettrodi sulla pianta dei piedi e sui palmi delle mani.

Il trattamento ha permesso di mettere in evidenza:

  • un’immediata riduzione (in pochi secondi) della conduzione cutanea, che indicava una rapida attivazione del sistema nervoso nella modalità parasimpatica calma. La conduzione cutanea è universalmente accettata come parametro per misurare la funzionalità del sistema nervoso;
  • una riduzione della frequenza respiratoria e la stabilizzazione dell’ossigenazione del sangue, oltre a un leggero aumento della frequenza cardiaca.

Scrivono gli autori di Camminare a Piedi Nudi che: “Tali cambiamenti si sono manifestati circa venti minuti dopo l’inizio dell’Earthing e possono suggerire l’inizio di una risposta di guarigione che richiede un aumento di ossigeno. I segnali di un consumo di ossigeno più efficiente durante l’Earthing, com’è stato documentato, si mantengono per almeno dieci minuti dopo la cessazione del trattamento. Queste osservazioni affascinanti collegano l’Earthing e l’inizio della guarigione all’attività metabolica.

Noi ipotizziamo che questo aumento dell’attività metabolica sia proprio l’innesco della guarigione e che si manifesti dove il corpo ha più bisogno di essere “riparato”, come ad esempio aree che presentano ferite o infiammazioni acute. La cosa interessante è che, non appena ci si scollega da terra, l’ossigenazione del sangue diviene instabile e la frequenza respiratoria aumenta lievemente. La reazione fa pensare che il corpo non gradisca essere scollegato dalla Terra”.

 

 

I benefici sulla guarigione dai traumi

Quando si fa un’attività fisica intensa è facile che nel giro di ventiquattro o quarantotto ore insorgano indolenzimento muscolare, a seguito di una infiammazione dei muscoli sottoposti a sforzo eccessivo. Uno studio ha voluto testare gli effetti dell’earthing proprio su questi dolori muscolari, sottoponendo i partecipanti a uno sforzo intenso, che potesse provocare uno sforzo eccessivo per i tessuti e conseguente gonfiore muscolare nei polpacci.

Durante l’esperimento ciascun partecipante veniva fatto lavorare individualmente il lunedì mattina e poi monitorato per il resto della settimana; tutti seguivano una dieta simile, dormivano e trascorrevano le giornate in maniera simile in un hotel. Per avere un parametro di confronto, il gruppo era stato diviso in due. Una parte era realmente connessa a terra durante tutta la settimana, notte e giorno, l’altra parte aveva invece un finto collegamento.

I risultati hanno messo in evidenza che la differenza sostanziale fra i due gruppi riguardava la percezione del dolore: gli uomini che erano stati collegati a terra avevano una sensazione soggettiva di minor dolore, e riuscivano anche a sopportare una maggiore pressione sui polpacci con il misuratore della pressione. Inoltre, i loro polpacci sembravano meno gonfi anche a occhio.

Una buona notizia anche per chi fa sport a livello agonistico, come ci raccontano gli autori del libro: “Dico sempre agli atleti che sto tentando di tutto per fare in modo che si avvicino all’Earthing. E loro lo fanno volentieri perché percepiscono che funziona. Dicono di avere meno dolore e questo permette loro di allenarsi più intensamente e di recuperare più velocemente. E questo è un gran bene perché l’allenamento intenso è importante per avere successo”.

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I benefici per chi soffre di sindrome metabolica

I risultati preliminari di uno studio sugli animali hanno rivelato miglioramenti significativi grazie all’Earthing per diversi fattori biochimici associati alla sindrome metabolica negli esseri umani, diffuso – e in rapida crescita – precursore dell’obesità, del diabete e delle malattie cardiovascolari. Le sostanze monitorate erano fosfatasi alcalina (un enzima), i trigliceridi, lo zucchero nel sangue e la proteina C-reattiva (largamente usata come indicatore di infiammazioni croniche).

I valori di queste sostanze erano considerevolmente più bassi negli animali collegati a terra e questo indica che essi hanno un minore rischio di manifestare sindrome metabolica. In questo esperimento sono stati utilizzati due gruppi, ciascuno di trenta ratti sani. Un gruppo era sistemato in gabbie collegate a terra grazie a un rivestimento apposito.

Gli animali del gruppo di controllo vivevano in gabbie simili, ma non collegate a terra. Sono stati prelevati e analizzati campioni di sangue ogni mese per sei mesi. L’Earthing prolungato ha portato a miglioramenti continui

Gli esiti preliminari di questo studio sugli animali sono assolutamente in linea con l’aumento di attività metabolica documentata nei primi test su soggetti umani che hanno permesso di osservare una correlazione tra l’Earthing e una più efficiente funzionalità dei sistemi cardiovascolare, respiratorio e nervoso. Ciò significa che l’aumento di attività metabolica comporta un minor rischio di sviluppare la sindrome metabolica.

Questi risultati portano gli autori di Camminare a Piedi Nudi a una riflessione: “Siamo convinti che i risultati preliminari, insieme ad altre osservazioni effettuate negli anni, portino in sé una suggestione – per ora non è nulla di più – e cioè che vivere costantemente scollegati da terra possa rappresentare un’altra importante causa della sindrome metabolica”.

E non solo della sindrome metabolica. Questi studi hanno infatti permesso di mettere in evidenza che le persone che sono collegate a terra “funzionano” meglio di coloro che non lo sono. Un buon modo per ritrovare la propria omeostasi è stare a piedi nudi sul terreno: basta ritagliarsi 15-20 minuti al giorno per cominciare a vedere piccoli cambiamenti positivi.

Da ultimo, c’è sicuramente anche la possibilità di scaricare lo stress, che quando diventa cronico porta a squilibri e malattie fra le più diverse.

Uno dei vantaggi di questa pratica è che non vi servono attrezzature, non dovete spendere soldi e non dovete imparare tecniche: vi basta togliere le scarpe e i calzini e stare sul prato, sulla sabbia, o dove preferite, a piedi nudi. Non dovete per forza fare qualcosa: potete benissimo fare Earthing mentre leggete o mentre meditate.

E se avete bambini, fatelo insieme: il contatto con la natura fa benissimo anche a loro.

 

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Romina Rossi
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina... Leggi la biografia
Giornalista freelance e web writer, collabora con la rivista “Vivi Consapevole” e diversi siti web, occupandosi prevalentemente di medicina naturale, benessere olistico e tecniche naturali di guargione.L’amore per la Natura e la curiosità di capire i complicati e delicati meccanismi di funzionamento dell’uomo, la portano a intraprendere... Leggi la biografia

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