Il movimento è vita: impariamo a (ri)conoscerlo e a metterlo in pratica
Salute e Benessere Naturali
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Il movimento come parte integrante della nostra vita e del nostro benessere. È su questo presupposto che Katy Bowman, biomeccanico ed esperta di comunicazione scientifica, sta basando la sua intensa attività professionale che è strettamente abbinata al suo stesso stile di vita. Il suo libro Muovi il tuo DNA si presenta come un libro rivoluzionario, capace di dare una svolta nel mondo della salute, del fitness e della scienza.
Redazione Web Macro
Il movimento come parte integrante della nostra vita e del nostro benessere.
È su questo presupposto che Katy Bowman, biomeccanico ed esperta di comunicazione scientifica, sta basando la sua intensa attività professionale che è strettamente abbinata al suo stesso stile di vita.
Il suo libro Muovi il tuo DNA si presenta come un libro rivoluzionario, capace di dare una svolta nel mondo della salute, del fitness e della scienza.
E questo soprattutto perché le teorie che propone non sono affatto teorie ma possono (devono?) essere dei rifermenti pratici per il nostro quotidiano.
Katy Bowman indaga il corpo negli aspetti microscopici e macroscopici: dalla cellula all’organo al sistema al corpo intero, esaminando come tutto il corpo nella sua interezza si relaziona con sé stesso e con le forze che lo circondano. Le abbiamo rivolto alcune domande per approfondire meglio questo suo approccio al movimento.
Katy, che cos' è per te il “movimento” e cosa c'entra il nostro DNA con il movimento?
Il movimento è qualsiasi cambiamento fisico di posizione. È anche un input fondamentale per noi umani, come l’aria, l’acqua e il cibo. Il movimento non solo riguarda i nostri muscoli e ossa ma ci tocca su un livello cellulare, ed è qui dove c’entra il nostro DNA.
Attraverso un processo chiamato meccanotrasduzione, l' espressione genetica delle nostre cellule può essere influenzata dal nostro movimento.
Che cosa puoi dire a chi sostiene che fare movimento tutti i giorni è troppo impegnativo?
Ho lavorato con migliaia di persone e moltissimi di loro trovano che il muoversi, tutti i giorni, può essere fisicamente impegnativo, e questo può essere vero sopratutto se hanno problemi fisici. Proprio per questo motivo suggerisco di fare dei piccoli cambiamenti di postura e abitutidini e aumentare questi cambiamenti nel tempo.
Camminare cinque minuti di più ogni giorno, per esempio. E se ti fa male camminare, salta la passeggiata e invece fai qualche esercizio correttivo per i piedi, le ginocchia e le anche. Dopo una settimana o due, prova di nuovo a fare la passeggiata di cinque minuti e vedi come ti senti.
Sedentarietà: rischi e soluzioni
Il libro è ricco di consigli pratici, da poter fare giorno per giorno.
Ce ne puoi indicare qualcuno?
1. Camminare di più
Camminare per andare al lavoro o per fare la spesa, scegliere di sedersi su un cuscino a terra invece sulla stessa sedia sempre, oppure inventarsi una scrivania verticale in piedi in ufficio.
Puoi anche fare dei semplici cambiamenti alla tua posizione abituale quando cammini, aspetti in coda al supermercato e porti la spesa a casa.
2. Anche il nostro modo di vestire conta!
Si può cambiare anche il modo in cui ci si veste. I tacchi troppo alti creano problemi, col tempo, ai piedi, alle ginocchia e alle anche. Si possono fare degli esercizi specifici in queste parti del copro e calzare sempre più spesso delle scarpe con tacchi bassi o zero tacchi, oppure con una suola più flessibile.
Si può camminare scalzi più che si può. I nostri piedi contengono 33 articolazioni ciascuno; 25% della muscolatura del corpo risiede sotto le caviglie. C’è così tanta opportunità per il movimento in queste zone che viene perso solo a causa di scarpe restrittive.
Per le persone che pensano che il movimento è troppo faticoso, può essere rassicurante sapere che, semplicemente, cambiando la calzatura si può cambiare il modo di come ci si muove.
Uno dei più grandi messaggi di Muovi il tuo DNA è proprio questo: molti di noi hanno zone sedentarie in un corpo che comunque si muove. Queste zono non traggono tutti i benefici da una sola sessione di movimento, come la corsa, un’ora di palestra, ecc...
3. Ripensare all'arredamento
Suggerisco anche di dare uno sguardo alle nostre case e a tutti i modi in cui il nostro arredamento restringe i nostri movimenti. Le nostre cucine sono disegnate per essere comode, ma la comodità semplicemente vuol dire farti muovere di meno. Cosa succederebbe se mettessimo le cose che usiamo di più nelle mensole più alte? Così facendo dovremmo incominciare la nostra giornata con un bel stretching della spalla solo per prendere il caffé, per esempio.
Se invece dormiamo su un letto più basso, cominciamo ogni giornata con uno squat profondo. Io ho pochi mobili nella mia casa, preferisco tenere cuscini per terra piuttosto che divani e poltrone, per invitare ed incoraggiare una varietà di posizioni di riposo.
4. Il tempo libero è una scusa per muoversi di più
Possiamo anche ripensare a come passiamo il nostro tempo libero. Invece di incontrare gli amici in un bar per un bel caffé, perché non incontrarli per una bella passeggiata? Mio marito e io adoriamo dare appuntamenti facendo trekking: perché non fare una bella e lunga passeggiata e completarla con un picnic invece di stare seduti per ore in un ristorante? La mia famiglia fa spesso delle escursioni di trekking di più giorni e andiamo in campeggio per trascorrere più tempo insieme. Raccogliamo anche altra gente della nostra comunità per muoverci tutti insieme e più spesso.
Una volta che cominci a cercare più opportunità per muoverti, inizierai a vedere sempre più modi in cui la nostra cultura sia sedentaria – e tutte le possibilità che puoi prendere per ritrovare il movimento nella tua vita.
Da noi il Metodo illustrato da Katy Bowman ha già dei sostenitori professionisti. Una di loro è Hilary McKown (restorative exercise specialist) da molti anni attiva in Italia e a lei abbiamo rivolto alcune domande.
Hilary, come insegnante di yoga da molto tempo, qual è secondo te il rapporto tra il movimento e la nostra salute?
Come professionista del movimento (sono insegnante di yoga, personal trainer e operatore cranio-sacrale) penso che il movimento sia vita, ed è essenziale per vivere, come lo sono il respiro e il cibo, come spiega Katy stessa.
Non esiste la vita senza il movimento: dai moti più microscopici all’interno della cellula, al movimento del nostro corpo nel suo relazionarsi con il mondo a torno. Il mondo della biomeccanica ci dà delle fondamenta concrete per illuminare quanto il movimento sia vitale per il nostro benessere, illustrando come ogni minimo movimento da vita a delle risposte fino al livello della singola cellula, e come l’assenza di movimento ha un impatto sempre più anti-vitale in tutto il corpo.
Dove si muovono i muscoli e le ossa, circola il sangue, si muove la linfa e scorre il fluido nella sostanza fondamentale e nella matrice extracellulare del nostro tessuto connettivo: sono tutti quanti piccoli movimenti lungo una catena vitale ed essenziale per la nostra fisiologia e omeostasi. La digestione, la respirazione, lo scorrere del liquido cefalorachidiano... sono tutti movimenti che danno luogo alla vita.
Katy ci ricorda quanto sia essenziale il movimento e quanto sia anche raggiungibile come mèta: basta una bella passeggiata al giorno, o un momento per fare giardinaggio, per migliorare i movimenti vitali in tutto il corpo.
Il segreto del benessere: correre
Di cosa tratta il suo blog Mindful Movers?
Il mio blog parla di come una maggiore consapevolezza dei nostri movimenti - piccoli o grandi - può essere una via per ritrovare un' esperienza sempre più diretta e un modo di vivere più felicemente col nostro corpo. Penso che i corpi felici creino felicità attorno e contribuiscono a una società (e un pianeta) sempre più armonica e funzionale.
Scrivo su varie tematiche, ma tutte c’entrano con il vivere nel corpo (embodiment): dal movimento fisico, al respiro e alla nutrizione. Ho varie ricette, una delle quali, il brodo di ossa, è stata quella più letta e commentata: un po’ di ironia non guasta per un blog di un'insegnante di yoga in teoria vegetariana!
Con questo blog spero di dare dei piccoli spunti a chi si trova lungo un percorso di ricerca simile al mio e vuole scoprire come vivere meglio nel proprio corpo. Spero anche di aprire uno spazio di dialogo con altri ‘movers’ di tutte le varie realtà del mondo del movimento (yoga, Pilates, Feldenkreis, CrossFit, ecc) per condividere questa esperienza bellissima di essere e vivere in un corpo.
Far rendere le persone consapevoli del proprio modo di muoversi è per me portare i frutti della pratica dello yoga oltre il tappetino.