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Incidenti, come superare il trauma

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Incidenti, come superare il trauma

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Incidenti, come superare il trauma

Rimanere coinvolti in un incidente o causarlo è un’esperienza che capita più o meno a qualsiasi persona. Non tutti si rendono conto però che anche gli incidenti meno gravi possono causare un trauma. Come fare per superarlo?


Redazione Web Macro

Rimanere coinvolti in un incidente o causarlo è un’esperienza che capita più o meno a qualsiasi persona.

Non tutti si rendono conto però che anche gli incidenti meno gravi possono causare un trauma.

Come fare per superarlo?

Nel libro Come Superare i Traumi da Incidenti troviamo una preziosa guida, ricca di consigli ed esercizi per affrontare ciò che ci blocca.

 

Esperienza alternativa

Una tecnica che funziona molto bene è la creazione di alternative all’incidente. Lo scopo della costruzione di un’esperienza alternativa non è cambiare i ricordi di ciò che è avvenuto, ma lasciare che la mente e il corpo inscenino scenari alternativi, immaginando gli eventi nel modo in cui avreste voluto che si verificassero.Questo serve a sviluppare un’esperienza fisiologica concorrente nel corpo, creando un’opzione per aiutare a scaricare l’energia trattenuta.

 

Esercizio

  • Pensate all’istante in cui vi siete resi conto che stava per verificarsi un incidente. Se poteste cambiare qualcosa di quel momento, cosa cambiereste? Per esempio, se aveste accelerato ed evitato con successo la collisione, che genere di differenza avreste sentito nel corpo?
  • Provate a immaginare l’altra macchina venire verso di loro da molti kilometri di distanza, dandovi il tempo di assorbire l’evento (cosa che non è possibile al momento dell’incidente). Oppure immaginatevi avvolti di gommapiuma o cuscini che attutiscono l’impatto. Come si sente il vostro corpo? Provate una sensazione di espansione e rilassamento?
  • Come sarebbe stato se aveste avuto una persona speciale (reale o immaginaria) accanto a voi? In che modo l’incidente sarebbe stato diverso? Cosa avrebbe potuto fare quella persona? Come vi sentite quando pensate al modo in cui quella persona avrebbe potuto aiutarvi?

Fidatevi del vostro corpo e lasciate che immagini cose che sarebbero state percepite come sicure o protettive. Non limitatevi a fatti concreti. Lasciate che l’immaginazione prenda il sopravvento. Le esperienze alternative non modificano ciò che è realmente successo, ma possono creare la sensazione corporea di ciò che sarebbe potuto succedere. Vi aprono ad altre possibilità, come un’altra esperienza radicata nel corpo da cui poter attingere.

Ricordate: il trauma è nel sistema nervoso. Tutto ciò che aiuta il sistema nervoso a passare dall’irrigidimento e dall’oppressione a un senso di fluidità è curativo.

 

Il potere degli opposti

Talvolta si resta fissati sui ricordi traumatici. Forse non riuscite a levarvi dalla mente l’immagine dello scontro. In certi casi, un mutamento brusco dell’attenzione può essere utile. Quando vi sentite bloccati su un’immagine traumatica, visualizzate un’immagine opposta, senza preoccuparvi della sua logica.

 

Esercizio

  • Se vi sentite bloccati in un sentimento particolare, focalizzatevi su questo stato. Poi, senza pensarci, immaginate quale potrebbe essere l’opposto.

 

Risorse “antidoto”

Le persone che adesso costituiscono una vostra risorsa cosa vi avrebbero detto quando avete avuto l’incidente? Cosa avrebbero fatto per voi? Sapendo ciò che sapete ora, cosa potreste dire alla vostra parte traumatizzata?

 

Perché proprio io?

«Perché proprio io? Perché è successo?» Queste sono le domande più difficili da affrontare. Il trauma accade. Siamo esseri fisici su un pianeta fisico, quindi fisicamente vulnerabili. Abbiamo corpi, menti, spiriti ed emozioni che è possibile ferire.

Qualunque cosa accada, fino a quando non sarete capaci di andare oltre il “Perché proprio io?” e accettare che questo incidente è avvenuto – a prescindere da qualsiasi perché, cui spesso non si può rispondere – non potrete progredire. Tutte le vostre energie saranno volte a sciogliere questo enigma spesso insolubile.

La stessa cosa vale per i sensi di colpa. Potete restare bloccati nella condanna vostra o di un’altra persona coinvolta nell’incidente, arrabbiandovi tanto da non riuscire ad andare avanti. Il senso di colpa è una reazione normale provata dagli esseri umani dopo un trauma. Spesso è un modo con cui cerchiamo di gestire la nostra sensazione di impotenza. Ma condannare noi stessi o gli altri ci impedisce di progredire.

 

Ricapitolando

  • Il trauma è trattenuto nel corpo sotto forma di sovraccarico energetico e immagini negative.
  • Immagini correttive e risorse “antidoto” devono provenire dalle esperienze di una persona.
  • Immagini alternative, correttive – anche di fantasia – facilitano la scarica e il rilascio, permettendo al corpo di sperimentare un’altra fisiologia.
  • Andare oltre ciò che blocca la guarigione: la domanda «Perché proprio io?», il senso di colpa e il bisogno di vendicarsi.

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La Redazione Web Macro si occupa di tutte le ultime novità, anticipazioni, curiosità, approfondimenti che riguardano il mondo Macro. Gli articoli spaziano su tutti i principali argomenti che Macro divulga con passione dal 1987. Il meglio per il benessere di Corpo, Mente e Spirito raccontato da coloro che vedono nascere quotidianamente i... Leggi la biografia

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