Intestino infiammato: cause, segnali e rimedi
Salute e Benessere Naturali
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Intestino irritabile, intestino pigro, intestino gonfio, intestino irritato: ormai queste situazioni sembrano diventate la norma! Ma perché ci ostiniamo a ignorare quest'organo di tutto rispetto, che avvolge ordinatamente i suoi sette metri nella nostra pancia? In diretto collegamento con lo stomaco, negli anni della vita di un individuo l'intestino smista qualcosa come 30.000 kg di cibo e 50.000 l di liquidi. Trattiene quello che serve, il resto lo scarta con l'aiuto della flora batterica – quella buona, ovviamente; l'altra lascia spazio a germi nocivi che sono all'origine di disturbi e problemi di salute, dalle banali flatulenze alle patologie più gravi.
Giuliana Lomazzi
Intestino irritabile, intestino pigro, intestino gonfio, intestino irritato: ormai queste situazioni sembrano diventate la norma!
Ma perché ci ostiniamo a ignorare quest'organo di tutto rispetto, che avvolge ordinatamente i suoi sette metri nella nostra pancia?
In diretto collegamento con lo stomaco, negli anni della vita di un individuo l'intestino smista qualcosa come 30.000 kg di cibo e 50.000 l di liquidi.
Trattiene quello che serve, il resto lo scarta con l'aiuto della flora batterica – quella buona, ovviamente; l'altra lascia spazio a germi nocivi che sono all'origine di disturbi e problemi di salute, dalle banali flatulenze alle patologie più gravi.
Batteri intestinali: preziosi alleati del benessere
Indubbiamente tutti vorremmo fare di più per questo organo tanto importante, ma spesso davanti a un'infiammazione dell'intestino non sappiamo cosa fare. Per cominciare, si possono cercare di decifrare i segnali che esso ci manda attraverso flatulenze, cattivi odori e feci.
La cacca ci parla!
Parlare di cacca suscita sempre l'ilarità, ma nonostante ciò si tratta di una cosa seria! Infatti le feci sono in grado di dirci molte cose sulla salute dell'intestino.
Già lo sosteneva negli anni '60 il medico irlandese Burkitt, che lavorava in Uganda. A differenza dei compatrioti, i locali non soffrivano di stipsi, calcolosi, vene varicose e varie altre malattie “da civiltà”. Gli africani, osservò il medico, avevano feci ben formate e pastose, ben diverse dagli scarsi “nocciolini” degli occidentali.
In sintesi, secondo Burkitt, non serve molta tecnologia per capire la salute dell'intestino, basta guardare nel WC!
Il linguaggio della cacca
Se l'organo è in buona salute, le feci sono ben formate e hanno la forma di un cilindretto regolare. Galleggiano e sono di una consistenza giusta: non devono essere tanto dure da far male uscendo, né molli e sfatte. La prova del nove si fa con la carta igienica: devono bastare un paio di quadretti per la pulizia!
Un altro segno è dato dall'odore. Contrariamente a quanto si pensi, le feci non devono puzzare orribilmente. Non devono odorare di “gabinetto”, semmai di stalla – segno che si consumano molti vegetali, la cui ricchezza di fibre nutre correttamente la flora batterica dell'intestino.
Quanto al colore, questo varia a seconda di quello che si mangia. Verdure a foglia come spinaci e bietole tendono a tingere gli escrementi di marrone più o meno scuro o di verde carico, mentre le barbabietole possono conferire una tinta rossastra. Vedere questi colori senza aver consumato tali cibi richiede però una visita dal medico, e lo stesso vale nel caso le feci siano nere (indice di presenza di sangue), pallide o color argilla (segnale di possibili problematiche epatiche).
Ogni quanto deve avvenire l'evacuazione? L'ideale è tutti i giorni. Se le feci sono prodotti di scarto, perché tenersele dentro?
La stitichezza, una nemica da combattere
Cosa succede quando le feci ristagnano a lungo nell'organismo? I primi, sgradevoli, effetti sono gonfiori, fermentazioni, flatulenze, alito cattivo.
Purtroppo, la flora intestinale patogena è golosa delle sostanze di scarto presenti negli escrementi; trovando da mangiare si sviluppa di più e produce sostanze nocive per il fegato. Con il tempo la mucosa dell'intestino si infiamma e comincia a diventare permeabile, lasciando passare scorie nel sangue.
Le conseguenze? Indebolimento del sistema immunitario, maggior rischio di malattie in genere e di reazioni allergiche. Aumenta la possibilità di ammalarsi di tumori del colon-retto, morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa (due gravi patologie infiammatorie e croniche dell'intestino).
Può anche svilupparsi maggiormente la candida, pericolosa infezione che può diffondersi agli organi vicini ed è particolarmente difficile da estirpare. Da non sottovalutare nemmeno i riflessi sulla psiche: non bisogna infatti dimenticare che l'intestino viene chiamato “secondo cervello”!
Il decalogo dell'intestino
- I cereali raffinati non aiutano, soprattutto il riso.
- Nei formaggi c'è caseina: questa può formare una "colla" che ostacola il passaggio delle feci.
- Prediligere cereali integrali, legumi, ortaggi crudi (con cui iniziare il pasto) e cotti, frutta.
- Bere molto per idratare le fibre, ma non esagerare sui pasti; la mattina, al risveglio, aiuta un bicchiere di acqua tiepida.
- Tutte le mattine provare a evacuare (all'intestino piacciono abitudini e regolarità).
- Non sopprimere lo stimolo quando arriva.
- Masticare bene.
- Non cenare tardi la sera.
- Fare attività fisica.
- Aiutarsi con probiotici e argilla, cercando di evitare per quanto possibile la crusca (è irritante).
Contro l'intestino pigro
Ecco un rimedio indicato quando il nostro organo dorme da parecchio! Da assumere al momento di coricarsi. Raduna in una tazzina succo di mela non zuccherato e 1 cucchiaino di agar-agar; rimesta bene e fai bollire brevemente; lascia intiepidire e bevi!
Buona Cacca a Tutti - LIBRO
Un intestino sano per migliorare la nostra salute fisica e mentale
Adrian Schulte