Ipotiroidismo e stanchezza surrenale: un’accoppiata da stanare per sconfiggere lo stress acuto
Salute e Benessere Naturali
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Fra tutte le malattie che riguardano la tiroide – una ghiandola con funzioni fondamentali nell'organismo umano – quella più diffusa è l'ipotiroidismo. Questa malattia – come già scritto in un altro articolo, tra le più diffuse ma meno diagnosticate - consiste in un funzionamento della tiroide al ribasso e che causa una produzione insufficiente degli ormoni da essa secreti (in particolare triiodotironina detta T3 e tiroxina detta T4), riducendo così del pari parecchi processi metabolici organici collegati.
Redazione Web Macro
Normalmente gli strumenti per intervenire su questa disfunzione sono molti ed efficaci. A volte però si presentano problematiche che stentano a scomparire e sintomi che continuano e manifestarsi anche dopo parecchio tempo che sono stati intrapresi trattamenti solitamente risolutivi.
In questi casi è importante allora valutare se la disfunzione tiroidea si associa a una debolezza surrenale.
Quest'ultima consiste in una ridotta funzionalità delle ghiandole surrenali che sono le responsabili della resistenza di un individuo allo stress acuto e cronico. Ciò può complicare il quadro clinico e sarebbe importante che il medico conoscesse bene entrambe le patologie e come a volte esse possano intersecarsi tra loro.
L'ormone dello stress
Quando le ghiandole surrenali lavorano a un livello insufficiente, il cortisolo prodotto sarà minore del normale. Questo ormone è noto per avere funzioni antinsuliniche, antistressorie e antinfiammatorie e viene definito proprio come l'ormone dello stress.
I gradi minori di cortisolo circolanti possono dunque indurre problemi e seri danni al paziente, anche se diagnosticamente non si possono rilevare al meglio. Infatti, tali stadi intermedi di insufficienza surrenalica sono praticamente ignorati dalla medicina convenzionale, che si concentra solo su carenze dello stesso di grande rilievo, come avviene ad esempio nel morbo di Addison.
Purtroppo, molti dei sintomi di stanchezza surrenale sono quasi identici a quelli dell'ipotiroidismo, e per poter fare una diagnosi esatta non basta misurare il cortisolo nel siero, ma ci vuole il dosaggio nella saliva di cortisolo e DHEA, un altro importante ormone prodotto dalle surrenali.
In caso di ipotiroidismo possiamo comunque sospettare la possibile presenza di una debolezza surrenale nelle situazioni seguenti:
- Se il deficit tiroideo è presente da molto tempo e sta peggiorando nonostante il trattamento.
- Se il paziente è stato trattato solo con T4 (che lasciandolo almeno in parte ancora ipotiroideo ha trasferito parte del carico sulle surrenali contribuendo ad affaticarle).
- Se l'ormone T3 è alto (verso il massimo del range o sopra) pur essendo ancora presenti sintomi di ipotiroidismo.
- Se c’è stata asportazione chirurgica o ablazione radioattiva della tiroide.
- Se ci sono stati lunghi periodi di stress, grossi traumi, shock, incidenti o interventi chirurgici importanti.
Il prescrivere ormoni tiroidei per trattare l'ipotiroidismo in presenza di un importante stato di debolezza surrenale produrrà un miglioramento molto limitato e temporaneo, poi le surrenali saranno ulteriormente affaticate per il sovraccarico e i sintomi di scarsa energia si ripresenteranno.
Naturalmente, a quel punto cercare di aumentare la dose di ormoni tiroidei non servirà a nulla, se non ad aggravare ulteriormente la situazione. Se invece le surrenali sono in buone condizioni già in partenza gli ormoni tiroidei possono svolgere regolarmente il loro compito e il risultato sarà una buona energia e un ritrovato equilibrio metabolico.