Luffa, la spugna vegetale che migliora la pelle
Salute e Benessere Naturali
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Se siete alla ricerca di spugne naturali, ipoallergeniche e biodegradabili, quelle che provengono dalla Luffa fanno al caso vostro. La Luffa è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, il frutto è utilizzato soprattutto come spugna vegetale, perché al momento della completa maturazione si disidrata e ciò che resta è un corpo fibroso ottimo, appunto, come spugna.
Anna Simone
Se siete alla ricerca di spugne naturali, ipoallergeniche e biodegradabili, quelle che provengono dalla Luffa fanno al caso vostro.
La Luffa è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, il frutto è utilizzato soprattutto come spugna vegetale, perché al momento della completa maturazione si disidrata e ciò che resta è un corpo fibroso ottimo, appunto, come spugna.
Usi della Luffa
Il massaggio con la Luffa bagnata e insaponata, durante la normale igiene personale, ha un’azione di peeling, che rimuove le cellule morte superficiali aiutando il naturale ricambio cellulare e rendendo la pelle liscia e luminosa.
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Questa spugna ha un certo successo sia nel contrastare la formazione della ricrescita sottopelle dei peli dentro i pori (peli incarniti) sia nel riattivare la microcircolazione sanguigna, a svantaggio della cellulite che è legata a una cattiva circolazione.
È tollerata anche dalle pelli delicate perché ipoallergenica, delicata e naturale al 100%.
La Luffa ha poi il vantaggio di essere igienica: si sciacqua facilmente, non trattiene sporco e sapone, non ammuffisce e quindi dura nel tempo. Quando si usura può essere gettata nella compostiera perché biodegradabile.
Dove trovare la Luffa
Le spugne di Luffa si acquistano nelle erboristerie o nei negozi che vendono prodotti naturali, il costo è di circa 3 euro per pezzo.
In alternativa, per cimentarsi nella coltivazione casalinga di questa pianta è sufficiente interrare dei semi di Luffa all’inizio di marzo e innaffiare con frequenza.
Il frutto va lasciato maturare fino all’estate, quando sarà giunto a completa maturazione (diventa fibroso e rigido) si raccoglie dalla pianta e si mette a essiccare al sole un paio di settimane, dopo aver staccato la “scorza” esterna. Trascorso questo tempo si fa bollire una volta in acqua ed è poi pronta per l’uso.
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