Il Metodo Gerson: la dieta intensiva per disintossicare il corpo
Salute e Benessere Naturali
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Da qualche anno si fa sempre più attenzione alla propria alimentazione, e anche importantissimi studi scientifici hanno ormai dimostrato la fortissima correlazione tra l'alimentazione e lo stato di salute. Il cibo non solo ci nutre, ma può essere causa di gravi patologie, come può, al contrario, fungere da prevenzione e in alcuni casi anche come cura. Parlando di cibo come cura, uno dei libri pioneri che si interessarono a questo argomento fu Guarire con il Metodo Gerson. Nonostante gli anni passino e le diete "miracolose" si susseguono in un circolo infinito, il Metodo Gerson rimane ancora incredibilmente attuale.
Redazione Web Macro
Da qualche anno si fa sempre più attenzione alla propria alimentazione, e anche importantissimi studi scientifici hanno ormai dimostrato la fortissima correlazione tra l'alimentazione e lo stato di salute.
Il cibo non solo ci nutre, ma può essere causa di gravi patologie, come può, al contrario, fungere da prevenzione e in alcuni casi anche come cura.
Parlando di cibo come cura, uno dei libri pioneri che si interessarono a questo argomento fu Guarire con il Metodo Gerson.
Nonostante gli anni passino e le diete "miracolose" si susseguono in un circolo infinito, il Metodo Gerson rimane ancora incredibilmente attuale.
In vista dell'uscita del nuovo libro, insieme alla Redazione di Scienza&Conoscenza abbiamo intervistato l'autrice Kathryn Alexander, naturopata e terapista del metodo Gerson, con oltre 30 anni di esperienza nel campo del trattamento dietetico.
I suoi manuali per pazienti e terapisti che seguono il Metodo Gerson non sono ancora stati tradotti in italiano e molte persone nel nostro Paese sono curiose di sapere qualcosa di lei e com’è arrivata a praticare e insegnare la Terapia Gerson...
Il mio interesse nel metodo del dottor Gerson è nato come risultato della mia formazione da naturopata, circa 30 anni fa, che si basava molto sui principi naturopatici dell’uso del cibo come medicina, piuttosto che sull’uso dei farmaci.
Il lavoro del dottor Gerson è stato fondamentale nel mio percorso, poiché ha gettato le fondamenta dell'utilizzo del cibo come terapia per ottenere la guarigione. Inoltre egli sosteneva che la necessità di una disintossicazione continuativa, che otteneva con l’uso di clisteri al caffè.
Quando cominciai a lavorare ero molto contrariata dai risultati che avevo ottenuto dato che le quantità che mi erano state insegnate non erano sufficienti per creare quella risposta infiammatoria atta a provocare la guarigione. Quindi assillai il Gerson Institute per poter partecipare alla formazione (dato che non sono un medico) e grazie all’intervento di Charlotte, fui ammessa a frequentare il corso di formazione nel 1998.
Non mi sono mai pentita. Sono profondamente riconoscente a questo lavoro perché ho visto verificarsi incredibili guarigioni e ho seguito molte persone nel loro viaggio verso la salute.
Il Dottor Gerson sviluppò la sua terapia empiricamente, osservando prima su se stesso e poi sui pazienti i risultati dell’introduzione di qualsiasi elemento che aggiungeva alla dieta. Non è questo il vero scopo di tutto, non una teoria ma la gestione di diverse condizioni?
L’uso dell’espressione del dottor Gerson “il risultato nel modo di trattare i pazienti è decisivo” risponde davvero a questa domanda: l’evidenza clinica di ciò che funziona ha la precedenza sulle ipotesi o sulle spiegazioni scientifiche per qualsiasi risultato.
In altre parole il trattamento dovrebbe essere paziente-centrico e non terapia-centrico. La terapia del dottor Gerson è nata da ciò che funzionava per la singola persona ed era in continuo sviluppo per soddisfare i criteri di cura di Gerson stesso. Tutti i pazienti e le loro malattie sono ciò che io chiamo “bersaglio mobile” e ogni trattamento deve essere in grado di indirizzarsi al singolo caso.
Questo non significa che la formula generale è inconsistente, ma comprendendo i principi di come funziona, l’applicazione del programma diventa molto più fluida all’interno di quel quadro, ed è facile adattarla al singolo caso, soprattutto se il paziente sta andando nella direzione sbagliata.
Molte persone criticano la terapia perché non è aggiornata, o non si è sviluppata. Ma ciò che non comprendono è che noi, come generazione, siamo andati oltre quel concetto di cura. Il dottor Gerson diceva: “Temo che non sarà possibile, almeno nell’immediato futuro, riparare tutti i danni che l’agricoltura moderna e la civiltà ci hanno causato”.
Quindi è difficile apprezzare il modo in cui la Terapia Gerson faccia passi avanti quando noi facciamo passi indietro. La terapia dovrebbe fare passi indietro per aggiornarsi, mi chiedo? Questa è una sfida: il modo in cui applicare il programma in questo mondo intossicato e incrementare i risultati dei pazienti.
Quanta importanza ha nel processo di guarigione la comprensione e partecipazione del paziente nella propria terapia?
È fondamentale. Se il paziente non può abbracciare completamente la metodologia e il modo in cui ogni aspetto è in relazione agli altri, allora potrebbe comprendere solo una parte dell’approccio alimentare, aggiungendo prodotti e farmaci in modo indiscriminato senza avere idea se si possano applicare o se siano adeguati al caso.
La gestione del processo di guarigione è molto diverso da quello del processo della malattia, ma ci sono chiare linee guida sul modo in cui il corpo arriva a una guarigione, e sulle tempistiche affinché essa sia sicura, in base alla costituzione individuale.
L’affermazione di Poincaré (citato a sua volta dal dottor Gerson) “la scienza è costruita di fatti così come una casa è costruita di mattoni; ma un accumulo di fatti non è scienza come un mucchietto di pietre non è una casa” è molto aderente alla moderna applicazione della scienza medica, in cui ogni trattamento o medicina cerca di agire isolato dall’unità con poca considerazione per il risultato clinico.
Nella Terapia Gerson il risultato clinico è tutto, quindi non possiamo permetterci di condizionare un aspetto con l’incomprensione della sua relazione con l’unità. La comprensione della totalità, della terapia e l’abilità dei pazienti nell’applicazione e nella gestione del loro programma è la chiave e il fondamento per il loro successo.