La stretta relazione fra Fisica e Medicina Quantistica: intervista al Dott. Giacomini
Salute e Benessere Naturali
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La nostra redazione ha intervistato il Dott. Gianpaolo Giacomini in occasione della sua ultima conferenza a Rimini.
Da questa intervista è emerso un quadro molto interessante sulle nuove direzioni che sta prendendo la medicina, sempre più vicina alla fisica nella nuova ricerca sull'energia del corpo in relazione all'energia di tutto l'universo.
Romina Alessandri
La redazione di Scienza e Conoscenza ha intervistato il Dott. Gianpaolo Giacomini in occasione della sua ultima conferenza a Rimini.
Da questa intervista è emerso un quadro molto interessante sulle nuove direzioni che sta prendendo la medicina, sempre più vicina alla fisica nella nuova ricerca sull'energia del corpo in relazione all'energia di tutto l'universo.
Salve Dottore, è un piacere incontrarla qui. Scienza e Conoscenza da oltre 12 anni pubblica articoli atti a dimostrare che non è possibile curare il corpo senza tener conto dello spirito, dell’energia e delle emozioni che proviamo. Anche per questo motivo, in questo numero approfondiamo la medicina non convenzionale attraverso i nuovi studi di fisica quantistica, per arrivare a un nuovo tipo di medicina: la medicina quantistica. Cosa pensa di questa stretta relazione fra la fisica e la medicina?
La Vita è movimento, dinamismo, evoluzione e la fisica studia le leggi del movimento: uno dei più grandi errori della medicina moderna è stato quello di separare la fisica dalla chimica, il movimento dalla mera struttura di cui la materia è composta.
Se si studia un atomo, ad esempio, semplicemente dal punto di vista chimico, non si comprende appieno la sua realtà e modalità espressiva, finendo così col considerarlo un “pezzo di massa” a sé, privo di relazioni e, quindi, inerte. La fisica dei quanti ci ha mostrato come lo studio della realtà oggettiva sia assolutamente dipendente dalla realtà soggettiva dell’osservatore, non solo interdipendente, ma addirittura condizionata da questo.
Applicato alla realtà dell’essere umano questo significa che non è tanto ciò che siamo, che abbiamo o che soffriamo a “determinarci”, quanto il particolare filtro che utilizziamo per osservare e percepire noi stessi nel farlo. In questo senso, possiamo considerarci “vittime” della vita, dei parassiti, delle malattie e vivere passivamente il nostro stato di benessere come una fortuna o di malattia come una disgrazia.
Possiamo, al contrario, scegliere di percepirci come esseri evoluti, e iniziare a esprimere la gratitudine per ciò che siamo, abbiamo, sperimentiamo in questo cammino evolutivo che chiamiamo Vita. Lo studio e la comprensione di quella immensa “funzione d’onda” quantistica che possiamo chiamare Spirito – la quale determina la nostra realtà oggettiva “incarnandosi”, ovvero manifestandosi, nel mondo della massa – è e deve essere la priorità della medicina del futuro.
La PNEI, psico-neuro-endocrino-immunologia spiega molto bene il rapporto di continuo dialogo fra il corpo (materia) e lo spirito (energia, emozioni), invitando a una visione della persona nella sua totalità anche in medicina, che idee ha in merito?
La PNEI è quanto di più profondo il mondo scientifico attuale abbia potuto concepire e ciò è molto interessante, in quanto diverse teorie provenienti dal passato trovano, finalmente, in questa branca della scienza una collocazione scientifica non frutto della fantasia, bensì dimostrabile.
Ciò che pensiamo e sperimentiamo nel mondo delle emozioni si traduce inevitabilmente in materia: ormoni, neuro-ormoni, neuro-trasmettitori, messaggeri linfatici (citochine, linfochine) determinano precise risposte cellulari.
La massa condiziona l’energia, l’energia fonde e regola la massa; i Taoisti affermano che lo Yang (energia) genera lo Yin (massa) e lo Yin nutre lo Yang. “Non di solo pane vive l’uomo” dicono i sacri Vangeli, ed è appunto attraverso le esperienze della nostra vita, vivendo quotidianamente nel mondo materiale, che, allo stesso tempo, nutriamo anche la nostra energia (Spirito).
La Vita è un grande cammino che l’energia compie, attraverso la massa, nella sua ricerca evolutiva: la salute, la malattia, le sfide, le conquiste, fanno tutte parte di questo progetto che ciascuno di noi porta dentro di sé e che si snoda tra la nostra nascita e la nostra morte. A questo proposito è urgente – e lo auguro ai posteri – che nascano figure professionali non più polarizzate su uno solo dei molteplici aspetti dell’esistenza, ma che, in una forma di “olismo consapevole”, possano aiutare l’essere a integrare energia e massa, spirito e corpo, pensieri e reazioni cellulari. Sogno di veder nascere nel futuro qualcosa in più della PNEI, forse una Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia-Spirituale (PNEIS).
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