Yoga e Salute: meditare con costanza e successo
Salute e Benessere Naturali
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Praticare yoga e meditazione porta benefici sostanziali al nostro stato di benessere e non solo: può aiutarci a raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo, siano essi una migliore forma fisica, la soluzione a un problema di salute, lo scioglimento di un blocco emotivo, l’abbandono di abitudini e stili di vita negativi, eccetera.
Redazione Le Vie del Dharma
Praticare yoga e meditazione porta benefici sostanziali al nostro stato di benessere e non solo: può aiutarci a raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo, siano essi una migliore forma fisica, la soluzione a un problema di salute, lo scioglimento di un blocco emotivo, l’abbandono di abitudini e stili di vita negativi, eccetera.
Negli ultimi mesi vi abbiamo parlato del rapporto tra yoga e salute, analizzando innanzi tutto come sia possibile rendere più efficace la pratica yogica seguendo tre passaggi fondamentali, i Pilastri della Trasformazione Creativa.
Abbiamo poi visto cosa avviene dal punto di vista medico e scientifico quando meditiamo, e come il pensiero meditativo interviene potentemente in aiuto delle terapie nei processi di guarigione.
Forse nel frattempo ti sarai incuriosito e, con l’aiuto di un insegnante o di un libro, avrai provato ad avvicinarti alle tecniche meditative. O forse la meditazione fa già parte da tempo della tua pratica yoga. In ogni caso, molto probabilmente avrai curiosità o dubbi da chiarire in merito. Una delle prime domande che si affacciano alla mente di chi si avvicina a yoga e meditazione ponendosi un obiettivo di miglioramento, crescita e trasformazione riguarda il tempo da dedicare alla pratica.
Quanto tempo occorre per ottenere benefici concreti dalla meditazione? Quanti minuti devo dedicarvi ogni giorno e per quanto tempo? Posso trovare la costanza per farlo regolarmente, e come?
Per rispondere a questi interrogativi, iniziamo citando Ram Rattan Singh, medico e insegnante di Kundalini Yoga tra i più esperti in Europa, ideatore del progetto Yoga e Salute, che in una delle sue lezioni chiede: “la meditazione vuole tempo, oppure la meditazione ci dà del tempo?”.
Ognuno di noi percepisce il tempo in modo personale. Naturalmente la giornata ha la stessa durata per tutti, ma ogni persona ha una sua individuale percezione del fluire delle ore e dei minuti. Non solo, spesso il nostro modo di avvertire lo scorrere del tempo cambia a seconda della situazion. Tutti abbiamo vissuto ore produttive o inconcludenti, interminabili o troppo brevi.
Cosa fa la differenza? La nostra percezione del tempo è determinata dalla quantità e dalla qualità delle cose su cui focalizziamo la nostra attenzione.
Lo stile di vita moderno ci chiede sempre più di prestare attenzione ed energie a tantissime cose diverse. La nostra attenzione è frammentata, divisa fra tanti stimoli e una quantità di informazioni mai vista prima - e così finiamo per sentirci immersi in una costante, crescente mancanza di tempo. Quante volte ci sembra di annaspare tra le cose di lavoro, la famiglia, le faccende domestiche, le relazioni sociali, gli impegni presi, le scadenze da ricordare, le telefonate, i messaggi, le email?
La meditazione migliora la qualità della nostra attenzione e facilita il processo di selezione delle informazioni utili e inutili, che solitamente avviene inconsciamente e non sempre in modo efficace. Saper discernere ciò che è importante da ciò che è inutile ci consente di dedicarci a ciò che ci è più utile con maggiore energia, concentrazione… e, nella nostra personale percezione di esso, persino con più tempo!
Più meditiamo, più impariamo a focalizzare l’attenzione e a scartare le informazioni inutili, più la nostra percezione del tempo risulterà espansa. Insomma, per rispondere allo spunto di riflessione di Ram Rattan Singh, possiamo affermare che, se praticata nel modo corretto, la meditazione crea tempo.
Quanto tempo dedicare alla meditazione?
Il Kundalini Yoga nella tradizione di Yogi Bhajan insegna che “noi cambiamo ogni tre minuti”, ovvero bastano tre minuti di yoga o meditazione per registrare i primi cambiamenti nella chimica del sangue e nella risposta psichica.
Dopo undici minuti di pratica avviene invece il primo effetto stabile, in grado di permanere fino al giorno successivo: il sistema nervoso e quello endocrino iniziano a lavorare a un livello migliore e con un equilibrio più stabile.
Dopo ventidue minuti di yoga, o in particolare di meditazione, si ottiene un secondo cambiamento ancora più stabile. Gli insegnamenti di Yogi Bhajan descrivono tre qualità della mente: la Mente Negativa, o Protettiva, che ci fa valutare il pericolo nelle situazioni; la Mente Positiva, o Proiettiva, che vede l’essenza positiva di tutti e di tutte le situazioni; la Mente Neutra, o Meditativa, che ci permette di interpretare gli input della mente negativa e positiva e di agire secondo la saggezza interiore. Dopo 22 minuti di pratica le tre qualità della mente iniziano a lavorare in armonia, permettendoci di scegliere in maniera veloce, intuitiva ed efficace.
Un terzo potente cambiamento avviene dopo trentuno minuti di pratica. È in questo momento che raggiungiamo una migliore stabilità emotiva, l’intuizione si acuisce, gli elementi che costituiscono corpo e mente trovano l’equilibrio, i bioritmi corporei si regolarizzano.
Fare della meditazione una pratica costante
Per rendere durevoli i cambiamenti positivi, sia per il benessere del corpo sia per quello psicologico ed emotivo, occorre che si stabilizzino i processi di cambiamento biochimico e che si formino nuove reti neurali. Come abbiamo visto parlando di cosa succede al cervello quando focalizziamo la nostra intenzione e il potere della mente meditativa, a livello cellulare i neuroni si rigenerano con maggiore vitalità e creano proprio nuove reti neurali, che sostengono i nuovi schemi positivi e i comportamenti più sani che vogliamo creare per avere maggiore salute, vitalità e successo.
Un percorso di pratica meditativa (e lo stesso vale per tutto lo yoga!) deve quindi stimolare il nostro sistema con regolarità, per tutto il periodo di tempo necessario a ottenere risultati stabili. Gli insegnamenti degli yogi (e oggi anche gli scienziati che studiano questi processi) affermano che questo comincia a succedere dopo quaranta giorni di pratica regolare, ma i cambiamenti realmente stabili avvengono dopo novanta giorni.
La meditazione quotidiana dunque è la più efficace di tutte. Ma è alla portata di tutti trovare la costanza di meditare ogni giorno? E come? Sono domande molto frequenti, anche da parte di chi si è già avvicinato alla meditazione con un corso o con un libro e ne ha provati di persona gli effetti e i benefici.
È comprensibile che a volte succeda di demoralizzarsi, pensando che fare meditazione tutti i giorni richieda doti indispensabili di disciplina e costanza, difficili da trovare dentro di sé. Ebbene, è assolutamente possibile e, se anche fatichiamo, non è affatto perché siamo inesorabilmente incostanti o indisciplinati. Quello che più spesso manca è l’applicazione del primo elemento dei Pilastri della Trasformazione Creativa: “crea una visione chiara del te stesso che vuoi diventare, di ciò che vuoi ottenere”.
Se non abbiamo ben chiaro cosa vogliamo ottenere dalla meditazione, ma soprattutto il perché lo vogliamo, è facile che nella quotidianità veniamo sopraffatti dalle distrazioni. Per trovare la perseveranza nella pratica e per risvegliare il senso della disciplina e della motivazione, chiedetevi con chiarezza: “Cosa voglio ottenere da questa pratica? Perché voglio ottenere quella determinata virtù, quel sollievo fisico, quella qualità emotiva?”.
Ti senti motivato e vorresti trovare suggerimenti, idee o regole da studiare e applicare per far sì che il percorso di crescita che stai sperimentando sia più veloce, più efficace e coronato dal successo?
Guarda la video lezione di Ram Rattan Singh dedicata a “meditare con successo”
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Yoga e Salute: le 5 chiavi del Benessere
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Con il dott. Ram Rattan Singh