Come scegliere il tuo Maestro Spirituale e seguire la Via Maestra interiore
Spiritualità e Sciamanesimo

Spiritualità e Sciamanesimo

Spesso nella vita arriva un momento in cui ci chiediamo come scegliere un maestro, un insegnamento, una filosofia, come trovare la pratica spirituale giusti per se.
Il segreto spesso è osservare dove ci si trova e riflettere su dove su vuole andare, le cose poi si manifestano da sè.
Un maestro è colui che sa, in quanto ha sperimentato una conoscenza.
Ce ne parla Elena Sanda Chira, autrice di Amen la Nuova Umanità
Elena Sanda Chira
Nel viaggio della vita, coloro che cercano l’“illuminazione”, il “risveglio”, la “conoscenza di sé”, la “beatitudine”, il “nirvana” o qualsiasi altro stato elevato di coscienza — al di là del nome con cui scelgono di definirlo — si affidano a guide e maestri, incarnati o non incarnati: angeli, arcangeli, entità, spiriti o insegnanti, antichi e moderni, che hanno vissuto o vivono sulla Terra in forma umana.
Questi ultimi, riconosciuti come “maestri” nel corso della loro esistenza, hanno trasmesso i propri insegnamenti parlando in nome della loro personale esperienza. Quando hanno lasciato il corpo fisico, le loro anime si sono innalzate verso il luogo di grazia che erano in grado di raggiungere. I loro insegnamenti sono stati custoditi, tramandati e reinterpretati dai loro discepoli nel corso dei millenni, dei secoli e dei decenni, e alcuni sono giunti fino a noi, oggi.
Nella realtà quotidiana, questi insegnamenti o “maestrie” che dovrebbero aiutarci a star bene e vivere in salute, armonia, abbondanza e consapevolezza, sono stati divisi, “specializzati”, e vengono impartiti da tante figure professionali: sacerdoti, monaci, medici, psicologi, scienziati, sciamani, numerologi, coach, esorcisti ecc. Ognuno propone un preciso insegnamento/filosofia e una precisa pratica/preghiera/meditazione/purificazione/elisir.
Budda, Gesù Cristo e Maometto sono tre dei maestri universali riconosciuti e seguiti in tutto il mondo, nel nome dei quali sono state fondate religioni. I loro insegnamenti/pratiche sono parte della vita quotidiana di miliardi di uomini e donne.
La Via Maestra è una sola
Nel loro tentativo di comprendere l’esistenza, tutti i grandi maestri hanno percorso la stessa strada: la Via Maestra. Su questo cammino, ognuno ha potuto avanzare fino al punto in cui il proprio spazio-tempo interiore glielo ha permesso. La Via Maestra è una sola ed è scritta dentro ogni essere umano. La Via Maestra è circolare: metà la chiamiamo Vita, l’altra metà chiamiamo Morte. Il viaggio è interiore, nel proprio labirinto multidimensionale, e una volta completato, tra vita e morte non c’è più distinzione. Il labirinto interiore è costituito da luoghi mentali o dimensioni spazio-temporali con diverse frequenze sulle quali si sintonizza la nostra mente: amore, coscienza, guerra, dualismo, magia, miracoli, e tanto altro. Alcuni di questi luoghi mentali sono “pericolosi” e difficili da attraversare per una mente non preparata, perché le dimensioni sono “abitate” da tutte le emanazioni mentali, creazioni immaginate dalla mente umana di ogni tempo e di ogni luogo, sostenute da energie cosmiche primordiali intrappolate dentro di loro, che alimentano e amplificano continuamente la loro esistenza. Si tratta di quello che lo psichiatra Carl Gustav Jung chiamava “subconscio collettivo”.
Budda e lo stato di Illuminazione
Su questa strada, il Budda ha camminato “a piedi”, passo dopo passo, fino al confine estremo della vita. Lì ha compreso l’origine dell’Esistenza e si è illuminato. Poi si è seduto, in silenzio, a contemplare la Morte — il Nulla, la Dimensione Zero — riconoscendola non come fine, ma come principio, come radice da cui tutto ha origine. La sua anima, colma del desiderio di ricongiungersi con la Sorgente di Luce, ha lasciato il corpo sulla riva e ha proseguito oltre, nella seconda metà del Viaggio: quella che chiamiamo Morte.
Il Budda ha osservato la morte senza timore, ma con l’ardente desiderio di fondersi con l’Uno. Perché la morte non è separazione, ma unione. Non è soltanto la conclusione, ma anche il principio invisibile di ogni cosa.
Il suo insegnamento è un dono prezioso all’umanità: ci mostra come arrivare, con consapevolezza, fino alla Riva — quel punto sottile in cui la vita si apre all’eterno. Un’impresa straordinaria, una conquista luminosa della mente umana.
Gesù Cristo Pantocratore, icona del VI secolo, conservata nel monastero di Santa Caterina del Sinai. "Pantocratore" significa “Onnipotente” e “Signore dell’Universo”.
Cristo e lo stato di Immortalità
Gesù ha seguito la stessa Strada Maestra, ma si è spinto oltre: ha lasciato il corpo sulla riva e poi lo ha ripreso. Morì e risuscitò e così facendo unificò l’inizio con la fine, alfa con omega, la vita con la morte, in un unico circuito temporale chiuso. Poi tornò dai suoi discepoli in qualità di Cristo e iniziò la seconda fase del suo insegnamento. Nel testo gnostico Pistis Sophia leggiamo all’inizio che dopo la risurrezione Gesù Cristo rimase a insegnare per 11 anni prima della sua ascensione. In questa seconda fase, Gesù Cristo insegna come attraversare la morte e sostiene ancora oggi coloro che hanno questo proposito di esistenza. Quando la strada conosciuta finì, lui continuò a camminare nel Grande Nulla. Cristo diventa la Via che conduce gli umani a diventare a loro volta Cristo. Perché Cristo è lo stato naturale dell’Uomo Unificato, diventato Uno, “Alfa e Omega”, "l'inizio e la fine”. Cristo è il modello, la struttura energetico-informazionale dell’Umano Perfetto, che ha completato la sua evoluzione ed è diventato seme nell’Albero della Vita.
Gesù Cristo è il primo umano che ha raggiunto la completezza e ha aperto una nuova zona di coscienza per tutti noi, creando un precedente. Gesù Cristo, con la sua discesa e ascesa ha aggiunto un nuovo anello nella crescita dell’Universo e ha aggiunto all’uomo una nuova dimensione, la decima, che è un passaggio di collegamento tra vita e morte. Seguire Cristo significa Diventare Cristo. Gesù diventato Christòs (con la morte e risurrezione) insegna e sostiene l’uomo con conoscenza e amore per poter raggiungere questo luogo/dimensione oltre la morte, chiamato Regno di Dio (regno “di Io” o “di me stesso”).
Diventare Christòs è il destino finale dell’uomo
Diventare Umani Completi non è una questione di religione o fede, ma una questione “scientifica”, “evolutiva”, “obiettiva” e “sperimentabile”, che fa parte della crescita e l’evoluzione naturale dell’Universo. Nello stesso tempo è una questione sociale: progredire come società umana naturale, oltre la scarsità, la schiavitù, lo sfruttamento, la sofferenza e la morte. Essere Christòs non è una scelta, ma un Destino. Christòs, il Tre Volte Sapiens, è una nuova specie umana, che produce amore e vive in fratellanza
La Via Maestra è iscritta dentro di Te, bisogna soltanto seguirla!
Nessuna guida, spirito, angelo o animale di potere ti può condurre ad essere quello che sei, Cristo, l’Umano Perfetto.
Gesù Cristo è la Via Maestra, un campo energetico-informazionale che ti protegge dall’annientamento; Cristo e un campo che unifica la Vita e la Morte in un unico circuito temporale, un unico Regno che appartiene all’Uomo.
