Come fare un semenzaio
Autosufficienza, Autoproduzione e Vita Naturale
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L'esperta di autoproduzione Lucia Cuffaro spiega come fare un semenzaio per piantare e far crescere piantine. Facile e pratico, Lucia ci spiega come autoprodurlo, la scelta ottimale di terriccio, dei semi, come prendersi cura del semenzaio, come e quanto annaffiare e come e quando trapiantare.
Redazione Web Macro
Tempo di primavera, di profumi e di natura: la nostra Lucia Cuffaro ci spiega come portare i colori e i profumi tipici di questa stagione anche nella nostra casa, con facilità e pochi centesimi spesi!
Un tutorial pratico e semplice per imparare ad autoprodurre un semenzaio per piantare le piantine.
Lucia Cuffaro è esperta di autoproduzione, risparmio ecologico e fai da te green. Vicepresidente del Movimento per la Decriscita Felice è appassionata di tutto ciò che è possibile fare con le proprie mani senza inquinare l'ambiente.
In sintesi
Scelta della terra e dei semi: terriccio soffice, senza parassiti, concimato. Un mix di semi per ortaggi, piante aromatiche o fiori, in base alla preferenza.
Semina: posizionamento dei semi sul terriccio, da ricoprire con un velo di terra dello stesso tipo.
Cura: semenzaio posto in un luogo protetto dal vento.
Innaffiatura: frequente e delicata, meglio se a pioggia.
Trapianto: raggiunti i 10-15 cm delle piantine, trapianto in vaso o in giardino.
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Come fare un semenzaio fai da te
Il semenzaio è una struttura adatta a far germogliare dei delicati semi, trasformandoli in forti piantine. Si inizia prendendo e quindi riciclando delle confezioni per le uova. Vanno bene sia in cartone che in plastica, così come i vasetti dello yogurt. I semi, per la loro delicatezza e piccolezza, devono essere messi in contenitori di modeste dimensioni, in modo che possano essere spostati a seconda della crescita e del tempo.
Con un chiodo grande o una forbice facciamo 1 o 2 buchi al di sotto di ogni comparto della vaschetta, in modo che l’acqua in eccesso possa defluire. Con l’aiuto di un cucchiaio da cucina, riempiamo ogni comparto con del terriccio, meglio se da semina. Volendo, per risparmiare, possiamo prelevarlo direttamente da un terreno magari abbandonato, se vediamo che ha un bel colore intenso e una grana simile al terriccio che si acquista. La terra va poi compattata con il palmo della mano.
Mettiamo un semino da fiore, ortaggio o erba aromatica al centro del comparto e copriamo con un velo di terriccio. Lo spessore consigliato per la copertura è da 1 a 1,5 volte rispetto alla dimensione del seme. Premiamo leggermente la terra per evitare le “bolle” intorno ai semi. Una volta eseguita l’operazione della semina, possiamo innaffiare avendo ben cura di non far cadere l’acqua con forza: meglio farla scivolare dalle mani. La delicatezza in questa fase iniziale è necessaria.
Il semenzaio va posizionato in un luogo abbastanza ombreggiato e al riparo dal vento. Sotto possiamo disporre un grande sottovaso per lo scolo dell’acqua. Se dovessero esserci delle giornate particolarmente fredde, potremo coprire i comparti chiudendo la confezione delle uova. Se usati con il coperchio, i contenitori diventano, infatti, all’occasione, anche piccolissime serre!
Dobbiamo poi innaffiare regolarmente almeno due volte a settimana (per regioni più calde e secche, tre volte) con acqua né troppo fredda né troppo calda, ma alla temperatura dell’ambiente del substrato.
Se non abbiamo buona memoria, non dimentichiamoci i cartellini, che dovranno riportare giorno di semina e nome della varietà.
Dopo qualche settimana, quando le piantine saranno cresciute fino a circa 10-15 cm e avranno già alcune foglie, potremo trapiantarle nei vasi, prelevando con molta attenzione, con l’aiuto di un cucchiaio, tutto l’interno del comparto, ovvero terra e piantina, in modo che il passaggio sia meno traumatico.
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Guarda il video della rubrica “Chi fa da sé” di Unomattina in Famiglia dove Lucia spiega passo passo come realizzare il semenzaio. Troverete anche tanti consigli per avere un balcone fiorito con pochi centesimi!
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