L'agricoltura ecologica: la permacultura vista da Sepp Holzer
Autosufficienza, Autoproduzione e Vita Naturale
Autosufficienza, Autoproduzione e Vita Naturale
Sepp Holzer, conosciuto come uno degli esperti di permacultura d’Europa, è considerato un’icona vivente che dimostra che tutto è possibile se si lavora in armonia con la terra. Questo contadino ribelle, come viene definito, sembra un filosofo che è diventato saggio ascoltando la terra, e lavorandola rispettando sempre i suoi cicli e i suoi ritmi, senza interventi invasi o dannosi.
Romina Rossi
Sepp Holzer, conosciuto come uno degli esperti di permacultura d’Europa, è considerato un’icona vivente che dimostra che tutto è possibile se si lavora in armonia con la terra. Questo contadino ribelle, come viene definito, sembra un filosofo che è diventato saggio ascoltando la terra, e lavorandola rispettando sempre i suoi cicli e i suoi ritmi, senza interventi invasi o dannosi.
La sua avventura di agricoltore è iniziata agli inizi degli anni ’60 quando ha preso in gestione la fattoria dei genitori, il Kramenterof, un appezzamento di 45 ettari situato sulle impervie Alpi austriache fra i 1100 e i 1500 metri di altitudine.
Chi pensava che in tali condizioni Holzer sarebbe riuscito a trasformare il suo terreno montano in una “coltura speciale”, dove oggi coltiva kiwi, limoni, cereali antichi, viti e frutta e alleva ogni genere di animale? Di sicuro non i suoi vicini di casa, per i quali era conosciuto come “lo svitato” e che erano pronti a scommettere che con il suo metodo agricolo “non sarebbe andato da nessuna parte”.
Scommessa persa, perché di strada ne ha fatta eccome questo ribelle dell’agricoltura: sperimentazione, passione e tenacia gli hanno permesso di trasformare il Kramenterof in un rigoglioso appezzamento di terra pieno di stagni, terrazze e vivai, dove Sepp può praticare anche l’ittiocoltura, la funghicoltura e allevare bovini selvatici.
La sua fattoria è talmente rigogliosa che oggi quegli stessi che un tempo gli davano dello svitato, vanno da lui a chiedere consigli. E guardano alla sua “agroecologia” come all’unica via possibile oggi in agricoltura.
L’agricoltura naturale
Agroecologia significa, in sostanza, agricoltura naturale, basata sui cicli e le interazioni della natura. Sepp Holzer ha potuto sperimentare personalmente che lavorare in armonia con la natura oltre a generare benefici ecologici, crea introiti economici. Uno dei principi che ha messo in pratica e che ama ripetere come un mantra è: “Impara a parlare con la Natura. Impara a valutarla accuratamente. Chiediti cosa può offrirti”. Holzer ha sempre attinto forza dalla Natura: osservandola, imitandola e rispettandola, ha saputo trovare le risposte agli interrogativi che nascevano durante il suo lavoro. Così come ha ottenuto successi e conferme, che si tramutavano in perdite e spese se cercava di migliorare qualcosa andando contro natura.
Ciò che Sepp Holzer chiama agroecologia il resto del mondo lo chiama permacultura: lui stesso ha sentito il termine per la prima volta nel 1995 durante un seminario. Presto si rende conto che la sua agroecologia ha molti punti di contatto con la permacultura, la filosofia di fare agricoltura in maniera naturale e non invasiva, nata nella lontana Australia da David Holmgren e Bill Mollison. Il metodo agricolo di Holzer racchiude tutti i criteri fondamentali della permacultura: vediamo quindi in che modo l'ha messa in pratica nella sua fattoria.
Progettare il paesaggio
La progettazione del paesaggio è di fondamentale importanza, ed è la cosa principale da fare quando ci si appresta a coltivare la terra. Per poter fare una proficua progettazione, vanno presi in considerazione una serie di fattori importanti quali:
- Il terreno, cioè le caratteristiche del suolo, l’altitudine, il clima, l’esposizione, i rilievi, i bacino idrografici, l’utilizzo precedente della terra e la vegetazione.
- L’ubicazione e il clima. La permacultura può essere praticata ovunque, ma conoscere il luogo offre un indubbio vantaggio e la possibilità di applicare i sistemi più convenienti e funzionali.
- Caratteristiche del suolo. Qual è la tipologia del suolo, si tratta di un terreno “pesante” o “leggero”, ci sono falde acquifere o zone di acqua stagnante, ci sono rischi di smottamenti? Sono interrogativi che necessitano una risposta accurata.
Terrazze, cumuli e stagni
Solo dopo aver studiato a fondo questi fattori, si può passare alla fase di progettazione vera e propria per sfruttare appieno il territorio. A questo scopo Holzer ha progettato una serie di terrazze e aiuole a cumulo che migliorano il microclima locale, creando un habitat favorevole a piante molto diverse.
Durante le piogge, inoltre, mentre le acque vengono immagazzinate a livello profondo dalle aiuole, i cumuli si asciugano più rapidamente. Questo fa sì che si vengano a creare habitat caratterizzati da diversi gradi di aridità e umidità. Se coltivate con le piante giuste, i cumuli possono perfino ritardare le gelate del terreno durante l’inverno. Le aiuole sono molto indicate per la coltivazione di ortaggi di ogni tipo, mentre fra un cumulo e l’altro si possono piantare cespugli e piante da frutto.
Anche lo sfruttamento e la coltivazione dei paesaggi d’acqua sono un punto cardine della permacultura di Holzer: dove c’è acqua la si deve utilizzare. Drenaggi e prosciugamenti sono da evitare, più saggio è invece costruire stagni o giardini d’acqua che richiedono un intervento relativamente ridotto. Al Kramenterof ci sono circa 60 stagni e laghetti che vengono impiegati per l’allevamento di pesci, gamberi, molluschi e molte piante acquatiche.
La presenza di stagni e laghi permette anche di poterne sfruttare l’energia idraulica, e di produrre energia pulita: Holzer a questo scopo ha costruito 2 piccole centrali elettriche con turbine che forniscono energia elettrica a quasi tutta la fattoria.
Gli animali d’allevamento
In permacultura gli animali ricoprono un ruolo importante: non sono solo la fonte di alimenti di alto valore nutritivo, e in alcuni casi di reddito, ma sono anche collaboratori amabili e operosi. Ogni specie di animale, dai bovini ai suini, dalle pecore alle capre, dai pesci agli uccelli può essere impiegata attivamente.
Se l’allevamento può avvenire all’aperto (almeno nei periodi meno freddi dell’anno) tanto meglio, l’importante è che gli animali siano allevati in gruppi famigliari e in condizioni “umane”, che contribuiscono a una loro crescita felice (ciò vale anche nel caso di un allevamento a fini di reddito).
Il tipo di animale da allevare dipende molto dall’impostazione della fattoria, ma va tenuto presente che oltre a poter sfruttare la produzione di carne, latte, uova e lana, gli animali offrono un valido aiuto nella lavorazione della terra. Le pecore, per esempio, possono tenere pulito un frutteto, mentre i maiali sono bravi “aratori”.
L’impiego degli animali permette di intervenire il meno possibile con il più invasivo e stancante lavoro umano. Sepp Holzer alterna allevamento a coltivazione, in questo modo i terreni non vengono mai sfruttati all’eccesso e sia il suolo che la vegetazione hanno a disposizione il tempo necessario per rigenerarsi. Dall’equazione animali felici, allevamento estensivo e prodotti pregiati risulta un connubio vincente.
Sperimentare e imparare dagli errori
La permacultura ha i suoi principi, ma la regola d’oro è una sola: sperimentare! I più esperti permacultori hanno cominciato così, sperimentando e facendo tesoro degli errori, che sono una buona base su cui costruire i successi futuri. Sepp Holzer stesso consiglia di sperimentare sempre, senza mai smettere perché la natura consente di fare molto di più di quello che c’è scritto nei libri. Il successo e la fortuna quindi arridono a chi ha il coraggio di sbagliare e di imparare dai propri insuccessi!
La permacultura può essere vissuta e praticata su balconi, terrazze, piccole aree verdi e perfino in appartamento (scopri come).