Meno auto: è il clima che lo chiede!
Autosufficienza, Autoproduzione e Vita Naturale
Autosufficienza, Autoproduzione e Vita Naturale
Le foreste bruciano, i ghiacciai si sciolgono, il permafrost rischia di rilasciare le enormi riserve di metano che trattiene tra i ghiacci. Le condizioni generali del nostro pianeta sono davvero critiche, ma come siamo arrivati fino a qui? E soprattutto, cosa possiamo fare ora, nel concreto, per agire e migliorare la nostra situazione e lasciare ai nostri figli e alla generazioni future un pianeta sano? Ce lo spiega Linda Maggiori, autrice del libro VIVO SENZA AUTO in questo articolo.
Redazione Web Macro
Tra pochi giorni ci sarà il terzo sciopero globale per il clima, uno sciopero a cui tutti, anche noi adulti, dovremmo partecipare. Finalmente sono proprio loro, i nostri figli, i nostri “pezzi di core”, le nuove generazioni che tanto adoriamo (e viziamo), che ci chiedono di cambiare rotta!
Gli Accordi di Parigi prevedono di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990. Ma a che punto siamo e che responsabilità hanno i trasporti?
Le emissioni climalteranti del settore trasporti sono pari al 27% e, a differenza dei altri settori, non fanno che crescere. Come sottolineo nel libro, il 70% delle emissioni nel settore trasporti in Europa sono dovute al trasporto su strada, il 13,4% al trasporto aereo ed il 13,6% al trasporto marittimo, in misura minima le ferrovie (0,5%).
Il 60,7% delle emissioni su strada sono provocate dalle auto, il resto da furgoni, tir, e moto. Anche l’efficienza energetica delle nuove auto ha subito un rallentamento. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, nel 2017 le nuove auto hanno emesso una media di 0,4 grammi di CO2 in più rispetto a quelle immatricolate nell’anno precedente. Le auto sono sempre più numerose, sempre più grandi, consumano di più e anche i filtri non aiutano a diminuire la CO2.1
Certo, ci sono anche altri settori che aumentano i gas serra: gli allevamenti intensivi, l’agricoltura industriale, l’energia fossile. Settori che si legano tra loro, modellano l’economia e gli accordi mondiali, settori che distruggono il clima e le foreste. Un recente esempio: l’Unione Europea e il Mercosur, il mercato comune del Sudamerica, hanno da pochi mesi (poco prima dei grandi incendi che hanno devastato la foresta Amazzonica) firmato un trattato che ha come obiettivo l'aumento degli scambi tra i due continenti: l'accordo, criticato duramente da tutte le associazioni ambientaliste mondiali, prevede una crescita del 30% delle esportazioni di carne bovina verso l’Europa. Un accordo fortemente voluto da Bolsonaro e dalla lobby ruralista del Brasile, che, però, per ottenere spazi per l’allevamento e per la coltivazione di soia da mangime, disbosca e devasta con incendi la Foresta Amazzonica. In cambio, l'UE esporterà auto di grossa cilindrata, ovvero i mezzi più inquinanti e dannosi per il pianeta.
Auto, carne, energia. Settori che ci chiamano in causa direttamente. E allora non ha senso chiedersi “inquina di più un onnivoro in bici o un vegano col Suv?”, dovremmo tutti impegnarci a ridurre il numero delle auto a famiglia, e dei kg di carne ingurgitati, oltre a migliorare ogni aspetto della vita (dall’energia, ai rifiuti). Dobbiamo farlo e subito. Per il clima, per una giustizia globale e per le generazioni che verranno.
Nel libro, tante testimonianze toccanti, di famiglie che hanno rinunciato all’auto proprio dopo aver sentito le allarmanti notizie sul riscaldamento globale, e che hanno provato a fare il loro primo, personale, coraggioso passo:
“A ottobre abbiamo letto un articolo sul Riscaldamento Globale e abbiamo sentito che non potevamo più aspettare, era il momento di cambiare anche questo aspetto della nostra vita. Così abbiamo venduto l'auto e abbiamo acquistato una Cargo Bike che ci permettesse di trasportare i piccoli in sicurezza, di tenerli al riparo in inverno, di andare a fare la spesa.”
Raccontano Laura e Matteo, di un piccolo paese vicino Padova.
VIVERE SENZA AUTO È POSSIBILE,
SOSTENIBILE E CI FA RISPARMIARE!
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