Benvenuta Primavera: piccoli consigli dal mondo Yoga e Ayurveda
Yoga
Yoga
“Io sono Marzo che vengo col vento col sole e l’acqua e nessuno contento; vo’ pellegrino in digiuno e preghiera cercando invano la Primavera….” Marzo, Cesare Pavese Come ci ricorda Pavese in questa poesia, il nostro marzo ci fa spesso un po’ impazzire con le sue giornate di tiepido sole che ci promettono rinascita e sorrisi, mescolate a caso, come carte da gioco, a quelle di ventose e fredde pioggerelline malinconiche che ci rimbalzano alla staticità dell’inverno che così in coda alla stagione ormai terminata, ci rendono ancora più insofferenti. Marzo ci traghetta nella stagione che rinnova la vita, rigenera energeticamente e accoglie i nostri buoni propositi per rinnovarci e ripartire in grande spolvero in vista del fuoco estivo. Aprile ci vuole purificati, depurati e carichi di propositi, perciò non ci resta che mettere in atto piccole strategie che ci lascino godere appieno delle opportunità che questa stagione ci offre. A cura di Elisa Fantini
Redazione Web Macro
Per dirla in breve, secondo l’antica medicina tradizionale indiana, l’Ayurveda, che ha connessioni profonde con lo Yoga, ad ogni stagione corrispondono determinate caratteristiche, o tipologie di costituzione, chiamate “Dosha”. I Dosha sono tre e vengono chiamati: Vata, Pitta e Kapha.
La prima parte della primavera, seguendo l’andamento invernale, è caratterizzata da Kapha Dosha, formato dagli elementi acqua e terra, mentre la seconda metà è dominata da Pitta Dosha, formato da fuoco e acqua.
La primavera è rinascita prorompente ma ha in sé una sua delicatezza simile alla fragilità del germoglio che potrebbe essere distrutto da una gelata e per questo va protetto e curato. In medicina cinese è rappresentata proprio dall’ elemento Legno, ma come per un tenero bambù occorre che la crescita sia sana ed equilibrata altrimenti rischia di spezzarsi. Ogni cosa ha bisogno del suo tempo e questo è un tempo che ci chiede di riposare, dormire un po’ più a lungo (per questo in tanti lamentiamo sonnolenza e stanchezza) e nutrirci adeguatamente in modo sano ed equilibrato.
Queste qualità di espansione e crescita esprimono a pieno Kapha e i suoi elementi, Terra e Acqua, simboli di genesi e crescita. Uno dei principi fondamentali dell’Ayurveda è che “IL SIMILE AUMENTA IL SIMILE”: va da sé che nella stagione Kapha ci sia nel corpo un accumulo maggiore di questo Dosha. Se non si crea un bilanciamento si rischia di mandare in eccesso Kapha Dosha incappando nei suoi tipici disturbi di stagione quali raffreddori, muco in eccesso, mal di gola, congestione dei polmoni, sonnolenza, pelle impura, metabolismo rallentato, stanchezza e letargia. Per questo è importante inserire nella propria routine più ore di sonno andando a dormire prima ed evitando la classica pennichella pomeridiana. È inoltre indispensabile non cedere a svogliatezza e inerzia tipiche dell’energia di questo Dosha che porta ad accumulare tossine e scorie; meglio sfruttare le prime stimolanti giornata di sole per un po’ di attività all’aria aperta e magari una pratica di yoga po’ più dinamica come un bel Vinyasa.
Questo ci spiega perché primavera è, come ben sapevano anche le nostre nonne, la stagione migliore per depurarsi ed aiutare l’organismo ad eliminare le tossine accumulate durante l’inverno. Non a caso, l’organo associato a questa stagione in Medicina Tradizionale Cinese è il fegato.
Per aiutare l’organismo a ripulirsi e depurarsi possiamo adottare diverse nuove abitudini e semplici pratiche:
Pulizia della lingua
La digestione inizia dalla bocca e sulla lingua durante la notte si accumulano tossine derivanti dalla depurazione notturna che esegue il corpo per ripulirsi e prepararsi al giorno successivo. Le 6 antiche tecniche di pulizia del corpo, Shatkarma, ci insegnano la tecnica di Jhiva Mula Dhauti che è tra le più semplici e facili da introdurre nella nostra routine mattutina. Si tratta di utilizzare un Nettalingua, o in sua assenza un cucchiaino, per raschiare la lingua e ripulirla evitando di ingerire le tossine depositate nella notte migliorando l’alito, evitando di appesantire fin da subito il corpo e mantenendo i denti sani. Si tratta di un abitudine semplice e veloce che una volta assunta, non si abbandonerà più per tutta la vita per i benefici che porta.
Alimentazione adeguata
L’utilizzo di cibi sani ed equilibrati, sattvici, è suggerito tutto l’anno ma sicuramente in questo periodo è indispensabile. Tutte le tradizioni antiche, ma anche la medicina moderna, ci suggeriscono di introdurre, specie in primavera, almeno una giornata di digiuno al mese per alleggerire corpo e mente. Sicuramente è indispensabile bere tanta acqua, possibilmente calda, come suggerisce l’Ayurveda, in particolare al mattino appena svegli. Tisane a base di zenzero, finocchio e sapori amari, astringenti e piccanti sono quelli che la tradizione suggerisce per equilibrare Kapha Dosha.
Respirare
Siamo vivi perché respiriamo, è ovvio, ma proprio per questo è estremamente importante portare l’attenzione al nostro respiro dedicando alcuni minuti preziosi della giornata, magari appena svegli, a riconnettersi al proprio respiro, allungandolo, rilassandolo e rendendolo più lento e profondo. Eviteremo dunque di uscire di casa già “col fiato corto” riuscendo così a mantenere sotto controllo il livello di stress che le giornate frenetiche, più lunghe e tiepide in primavera, contribuiscono ad aumentare.
Natura e vita all'aria aperta
Dopo un lungo periodo rintanati in casa, abbiamo estremamente bisogno di respirare di nuovo, aprirci e rigenerarci tornando all’aperto e contaminandoci di natura e bellezza. Prendiamoci allora il tempo per guardare i cieli luminosi, fare una passeggiata anche nel parco dietro casa, osservare la natura che sboccia placidamente e assorbirne il ritmo e la lucentezza.
Movimento
L'attività fisica migliora la circolazione, aumenta il calore e si traduce in una sensazione di leggerezza che aiuta a bilanciare il Kapha Dosha. Questo è un buon momento per intensificare gli allenamenti, la pratica yoga con Vinyasa più intensi per sudare e quindi purificare il corpo, camminare velocemente o correre, pedalare e nuotare, ma sempre in modo consapevole e adeguato alle proprie esigenze e costituzione. E’ tempo di muoversi e scrollarsi di dosso il buio invernale, ballare e pestare i piedi a terra, liberare il corpo e permettergli di esprimersi.
Yoga
Come già anticipato, le pratiche di yoga suggerite per la primavera sono quelle più attive così da pulire il corpo e lasciargli esprimere un’energia più dinamica.
Le posizioni migliori per questa stagione sono innanzitutto le torsioni che, se ben eseguite, purificano gli organi digestivi, promuovono una più ampia respirazione e suggeriscono di adeguarsi a questo grande cambiamento e fluire con tutti i doni che questo periodo più vitale può offrirci. Ideali sono anche le posizioni di equilibrio che ci stimolano ad aprirci, a fiorire ed espanderci e godere di posizioni di apertura del petto, backbend, che ricaricano, illuminano ed elasticizzano la colonna vertebrale creando una sensazione di spazio e gioiosità. Ideale sarebbe iniziare la giornata con una pratica di Saluto al Sole e qualche minuto di meditazione.
Oltre alle Asana che meglio sostengono il nostro organismo nel delicato processo di detossificazione, possiamo aiutare il nostro corpo conun respiro naturale e potente che fa sempre parte dei Shatkarma: il Kapalabhati Pranayama, il respiro del fuoco.
Si tratta di una tecnica di respirazione molto efficace per aumentare la capacità respiratoria, purificare il sangue, smuovere i residui di muco nei polmoni, rinforzare il sistema immunitario e vitalizzare l’intero organismo.
Meglio evitare in caso di patologie polmonari, cardiopatie ed ipertensione. E’ inoltre preferibile evitare di improvvisare e apprendere la tecnica da un bravo insegnante.
Da Gruppo Macro a questo punto possiamo solo augurare una splendida primavera e buona purificazione!