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Cos’è la Sadhana, la pratica quotidiana nel Kundalini Yoga

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Cos’è la Sadhana, la pratica quotidiana nel Kundalini Yoga

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Cos’è la Sadhana, la pratica quotidiana nel Kundalini Yoga

Sadhana è la parola con cui, nella filosofia orientale, ci si riferisce alla disciplina spirituale quotidiana, cioè il complesso delle pratiche e dei rituali che vengono tutti i giorni, con regolarità e concentrazione, al fine di elevare lo spirito a una coscienza e conoscenza superiore.


Redazione Le Vie del Dharma

Anche nello yoga, naturalmente, si fa la Sadhana, intesa proprio come pratica quotidiana, sia essa di meditazione, sequenze di yoga, canto dei mantra o altro.

Nella tradizione del Kundalini Yoga la Sadhana è l’impegno che mettiamo ogni giorno per pulire il subconscio dai condizionamenti, dai traumi e dalle sofferenze che limitano la nostra esistenza. Praticare con costanza la Sadhana ci aiuta a liberarci del passato e dei pensieri non processati, bloccati nel nostro subconscio, rendendoci man mano sempre più connessi con noi stessi, in equilibrio e in armonia con tutto ciò che ci circonda, capaci di andare oltre il nostro ego e i suoi limiti.

Non ci sono obblighi o restrizioni su quando praticare la Sadhana: si può fare sempre, in qualsiasi momento del giorno o della notte. L’antica scienza del Kundalini Yoga, tuttavia, suggerisce un momento della giornata in cui è possibile trarre i maggiori benefici dalla pratica: la tradizione chiama in modo poetico questo periodo “le ore dell’ambrosia”, che corrispondono a circa due ore e mezza prima del sorgere del sole - indicativamente verso le 3:30/4:00 di mattina.

Tra le 3 e le 5 del mattino, infatti, i polmoni sono nella fase di massima attività e questo permette al prana (l’energia sottile che permea noi e il tutto) di fluire meglio all’interno del nostro corpo, ossigenando più in profondità le cellule e i tessuti. Non solo, aumenta anche il livello di concentrazione e, in un momento in cui tutto il resto del mondo dorme, anche la meditazione risulterà più efficace, in un’atmosfera di calma, pace e silenzio.

La Sadhana del mattino

La Sadhana del mattino nella tradizione del Kundalini Yoga di Yogi Bhajan può svolgersi in gruppo (insieme alla sangat, “la comunità”) o singolarmente, può includere tecniche e pratiche diverse e non ha quindi una durata fissa, dipende dallo scopo e dalla tecnica usata. Tuttavia, la più tipica Sadhana del mattino, eseguita in gruppo, segue questa struttura:

  • si inizia vibrando i mantra di apertura (per sapere di più sui mantra di apertura, leggi questo articolo);

  • si esegue una serie di esercizi di preparazione per risvegliare il corpo, scaldare i muscoli, rimuovere tensioni e trovare la forza e flessibilità per affrontare la giornata;

  • si praticano i mantra: esistono moltissimi mantra nella tradizione kundalini, ma quelli usati più di frequente sono quelli che Yogi Bhajan ha insegnato nella fondamentale sadhana del mattino chiamata “Sadhana Acquariana” (per approfondire ti suggeriamo la lettura di Sadhana Guidelines, il manuale essenziale sulla Sadhana nel Kundalini Yoga);

  • si pratica una meditazione silenziosa, immergendosi nella profondità di sé stessi;

  • dopo le sequenze e la meditazione, è il momento del rilassamento profondo, meglio se in savasana, la posizione distesa a terra, coprendosi con una coperta o uno scialle da meditazione;

  • per riconnettersi al mondo e alle occupazioni quotidiane, ci si dedica al kirtan, ovvero al canto: si canta insieme una canzone gioiosa, per prepararsi a vivere la giornata con energia;

  • infine si chiude con una preghiera, un momento in cui la nostra coscienza finita si rivolge al Sé infinito, apriamo il nostro cuore e diamo voce alla gratituine.

Facciamo pratica: una sequenza di yoga per l’energia della spina dorsale

Se vuoi provare anche tu i benefici di dedicarsi a una pratica quotidiana, ecco una sequenza di Kundalini Yoga che puoi praticare tutti i giorni e che renderà la tua colonna vertebrale più fluida e flessibile.

Puoi utilizzare questa sequenza anche come riscaldamento, prima di un Kriya (una sequenza di yoga) più vigoroso o prima della meditazione. Yogi Bhajan diceva che l’età di una persona si misura dalla flessibilità della colonna vertebrale, quindi non aspettare!

Comincia da questa semplice pratica e vedrai quali risultati potrai ottenere!

  1. Siedi a terra a gambe incrociate, in Posizione Facile. Afferra le caviglie o gli stinchi con entrambe le mani e inspira profondamente mentre fletti la spina dorsale in avanti e solleva il torace. Espirando, fletti la spina dorsale indietro. Tieni la testa in linea per non farla ciondolare. Ripeti per 26 volte. Per finire: inspira al centro con la schiena dritta, espira e rilassa. Riposa 1 minuto.



  2. Siedi sui talloni, in Vajrasana. Poggia le mani piatte sulle cosce. Continua a flettere la spina dorsale in questa posizione. Inspira mentre flettie la spina dorsale in avanti, espira indietro. Mentalmente vibra Sat quando inspiri e Nam quando espiri. Ripeti per 26 volte. Riposa 2 minuti.



  3. Siedi in Posizione Facile e afferra le spalle con le quattro dita davanti e i pollici dietro. Inspira e ruota verso sinistra, espira e ruota verso destra. Il respiro è lungo e profondo. Continua per 26 volte. Per finire: inspira al centro, espira e rilassa. Riposa per 1 minuto.



  4. Aggancia le dita nella Stretta dell’Orso al Centro del Cuore. Muovi i gomiti con un movimento altalenante respirando profondamente con circa una oscillazione al secondo. Continua per 26-108 volte; poi inspira, espira e tira le mani come se cercassi di separarle. Riposa per 30 secondi.



  5. Ancora in Posizione Facile, afferra saldamente le ginocchia e tenendo i gomiti dritti, comincia a flettere la parte superiore della colonna. Inspira in avanti, espira indietro. Ripeti per 26 volte. Riposa per 1 minuto.



  6. Scrolla le Spalle: porta entrambe le spalle in alto verso le orecchie nell’inspirazione e rilassale verso il basso nell’espirazione. Fallo per meno di 2 minuti al ritmo di circa 12 alzate di spalle ogni 10 secondi. Inspira e sospendi il respiro 15 secondi con le spalle verso l’alto. Rilassa.



  7. Ruota il collo lentamente verso destra per 5 volte, poi verso sinistra per 5 volte. Per finire: inspira con la testa al centro.



  8. Aggancia le dita nella Stretta dell’Orso all’altezza della gola. Inspira, applica mulabandha; espira, applica mulabandha. Poi solleva le mani sopra la cima della testa. Inspira, applica mulabandha; espira, applica mulabandha. Ripeti l’intero ciclo altre due volte.



  9. Sat Kriya: siedi sulle caviglie e allunga le braccia sopra la testa in modo tale che i gomiti abbraccino le orecchie. Coi palmi uniti, incrocia tutte le dita tranne gli indici (Giove) che puntano dritti verso l’alto. Comincia a vibrare con enfasi Sat Nam con un ritmo costante di circa 8 volte ogni 10 secondi. Vibra Sat dal Punto dell’ombelico e plesso solare, spingendo sempre l’om-belico all’interno, verso la colonna vertebrale. Con Nam rilassa l’ombelico. Continua per almeno 3 minuti, poi inspira e strizza con forza i muscoli dai glutei verso l’alto attraverso la schiena oltre le spalle. Mentalmente, permetti all’energia di fluire verso la cima della testa.



  10. Rilassati completamente sulla schiena per 15 minuti.

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