I chakra e lo yoga: aprire il centro del cuore
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Lo scorso mese abbiamo visto quanto sia importante il radicamento nello yoga e la sua relazione a un buon equilibrio dei chakra. Insieme al radicamento, all’allineamento e all’allungamento, l’apertura è una delle azioni fondamentali a cui prestiamo attenzione quando pratichiamo le asana. In particolare, avrete sentito spesso il vostro insegnante di yoga raccomandarsi di aprire bene petto e spalle: una buona apertura dell’area del torace non è solo importante per eseguire correttamente le posture dello yoga, ma perché rende più profonda la respirazione, migliora la postura e agisce in modo straordinario sulla nostra vita emotiva.
Redazione Le Vie del Dharma
Lo scorso mese abbiamo visto quanto sia importante il radicamento nello yoga e la sua relazione a un buon equilibrio dei chakra.
Insieme al radicamento, all’allineamento e all’allungamento, l’apertura è una delle azioni fondamentali a cui prestiamo attenzione quando pratichiamo le asana.
In particolare, avrete sentito spesso il vostro insegnante di yoga raccomandarsi di aprire bene petto e spalle: una buona apertura dell’area del torace non è solo importante per eseguire correttamente le posture dello yoga, ma perché rende più profonda la respirazione, migliora la postura e agisce in modo straordinario sulla nostra vita emotiva.
Chiudersi su se stessi nella parte alta del torace, con la schiena ingobbita, le spalle strette e il petto compresso, è una cattiva abitudine posturale che deriva da circostanze che riguardano il corpo (come star seduti tante ore chini sui libri, davanti a un computer o al volante), tanto quanto da una nostra risposta emotiva inconscia, che ci porta a proteggere istintivamente una parte delicata, vulnerabile e simbolica del nostro corpo come il centro del petto.
Pensiamo a come interpretiamo comunemente il linguaggio del corpo: una persona dal petto ampio, disteso e le spalle rilassate trasmette non solo un senso di sicurezza di sé, ma anche di disponibilità e accoglienza; stare a braccia incrociate è invece un gesto che leggiamo come difensivo, di chiusura verso l’altro e di auto-protezione.
Come migliorare la postura: 6 brevi consigli
Anahata, il chakra del cuore
Lo yoga mostra molto chiaramente il collegamento tra questa area del nostro corpo e la sfera emotiva: il centro del petto è infatti la sede del quarto chakra, Anahata, uno dei sette centri energetici principali lungo il quale scorrono le energie sottili.
Anahata si trova proprio al centro (“nel cuore”) del sistema dei chakra e come un ponte collega la dimensione materiale dei primi tre chakra a quella intellettiva e spirituale dei tre chakra superiori.
Il quarto chakra è il chakra del cuore, la sua funzione è l’amore, inteso non come desiderio per qualcuno o qualcosa, ma come uno stato dell'essere: è l’amore che nasce dentro di noi da una profonda accettazione, pace e armonia interiore e si irradia all’esterno, verso l’altro, come connessione empatica e compassione.
Le proprietà del quarto chakra sono l'apertura, la morbidezza, l’espansione e l’integrazione; gli organi associati sono il cuore, il timo (la ghiandola che è chiamata anche il nostro “cuore spirituale”) e, non a caso, i polmoni. L’elemento del quarto chakra è l'aria, l’elemento più leggero e collegato alla sensazione di libertà, di spazio e di apertura: per sperimentare questo amore che è lo stato naturale del nostro essere, occorre aprire il cuore, creare spazio per entrarvi.
Questo “spazio” può essere un momento di calma e pace, un luogo all’aperto, il rilassamento del corpo, o anche un ammorbidirsi di quella rigidità del petto di cui parlavamo poco fa.
Ammorbidire la corazza che chiude il petto
Anodea Judith nel suo libro Yoga e Chakra spiega in modo molto chiaro come lo stato emotivo e la chiusura del corpo siano interdipendenti: “aprire il cuore significa abbassare queste difese (…) che si collegano direttamente al nostro corpo e diventano un’armatura permanente. Così si irrigidiscono la parte alta della schiena, il petto e le spalle. L’armatura costringe il respiro e può persino accorciare il tessuto connettivo della parte anteriore del corpo, con la conseguenza di portare in avanti le spalle e far collassare il petto. Poi diventa più difficile respirare e allineare la postura, e il cuore si sente impoverito.
Quando il chakra del cuore è bloccato, le persone sperimentano una sorta di pressione al petto, come se qualcuno vi premesse contro. Il tessuto intorno all’area può essere dolente o sensibile al tatto, soprattutto a livello dello sterno. Le spalle possono arrotondarsi in avanti per protezione o la zona del cuore può collassare per mancanza di energia, indicando una carenza del quarto chakra. Oppure il petto può essere irrigidito in una posa rigonfia, come quello di un militare, e può rendere difficile l’espirazione completa, il che a sua volta rende più complicato rilassarsi o cedere.
Lo yoga per il quarto chakra cerca di porre rimedio a questa sorta di corazza del cuore facendo aprire il petto e la parte alta della schiena e lavorando con il respiro. Come risultato si ha maggior spazio nel tempio interiore, più libertà e rilassamento nel petto e nelle spalle, più morbidezza e più spazio per lo stato naturale di amore e gioia.”
Lo yoga per il quarto chakra: Yoga Mudra in piedi
Facendo yoga, lavoriamo sul quarto chakra quando eseguiamo asana che aprono il petto e le spalle, e naturalmente con il pranayama: il respiro, in particolare l’espirazione, ammorbidisce e aiuta ad aprire uno spazio “di tregua”, sia nelle nostre emozioni che nel corpo, come ben sa chi si concentra sul respiro per sciogliere le tensioni mentre pratica le asana.
Pranayama: il respiro di fuoco
Yoga Mudra in piedi è una posizione che apre il petto, le spalle e la gola, stimolando sia il quarto che il quinto chakra. È una posizione yoga semplice, che può essere eseguita in qualunque momento della vita quotidiana, anche “fuori dal tappetino”.
La si può fare anche seduti alla scrivania, per controbilanciare l’arrotondamento delle spalle e della colonna che purtroppo si verifica così spesso mentre lavoriamo o studiamo: prendiamo la buona abitudine di fare una pausa, ogni tanto, ed eseguire Yoga Mudra.
Come eseguire Yoga Mudra in piedi
- Iniziate in Tadasana, la Posizione della montagna. Allineate il vostro asse centrale dal cielo alla terra. Ancorate a terra i vostri chakra inferiori premendo i piedi al suolo, radicando il coccige, aprendo gli inguini e sollevando la gabbia toracica.
- Intrecciate le dita con le braccia dietro la schiena. Avvicinate i gomiti fra loro estendendo le braccia e, contemporaneamente, aprite le spalle ruotandole verso la zona posteriore (posizione a).
- Inspirate e sollevate il cuore, espandendo il petto. Inclinate la testa leggermente indietro, facendo attenzione a non comprimere il collo o frenare il vostro respiro.
- Espirando, piegatevi in avanti all’altezza delle anche, tenendo le mani ben strette dietro di voi e le gambe distese (posizioni b e c).
- Piegatevi completamente in avanti e lasciate che le braccia si allontanino dalla schiena.
- Per uscire dalla posizione, inspirate ritornando alla posizione a, poi sciogliete le mani e rimanete fermi in Tadasana.
Sollevate il petto verso l’alto mentre radicate le gambe a terra; intensificate la posizione in piedi allontanando i polsi dalla colonna. Quando vi piegate in avanti, lasciate che sia il peso naturale delle braccia ad aprire la parte alta della schiena. Ruotate la parte interna delle cosce verso la zona posteriore, allargando l’area sacrale. Dondolate leggermente la testa per assicurarvi che il collo sia sciolto. Sollevatevi un po’ appiattendo la schiena ed espandete il cuore portando il petto in avanti, lontano dal bacino (posizione b). Se avete difficoltà a unire le mani, usate una cinghia.“
Questa posizione yoga apre le spalle e distende la parte alta della schiena, favorisce l’afflusso di sangue al cervello, rilassa il collo, stimola il cuore e distende i muscoli posteriori delle cosce.
Aprendo i polmoni, è utile per l’asma e, naturalmente, è utile per riequilibrare un quarto chakra contratto o carente. Evitate questo esercizio o eseguitelo con cautela se soffrite di mal di testa (in questo caso tenete la testa più alta rispetto al bacino), se avete lesioni alle spalle o se soffrite di ipertensione.