Mudra: uno “yoga portatile” per la vita di ogni giorno
Yoga
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I mudra sono particolari posizioni delle mani, molto usate nella pratica dello yoga e della meditazione per “sigillare” (“sigillo” è il significato letterale della parola mudra) le energie, raccoglierle e dirigerle.
Redazione Le Vie del Dharma
Praticando alcune asana che lavorano intensamente sulle energie, di frequente si portano le mani giunte una con l’altra, oppure si puntano le dita in particolari direzioni, per dare più forza alla posizione e per stimolare il flusso del prana, l’energia vitale che scorre in noi e nel tutto.
I mudra aiutano anche a trovare concentrazione nella pratica, a “sentire” meglio il nostro corpo e migliorare l’equilibrio e la propriocezione, ovvero la capacità che tutti abbiamo (anche se spesso non ne siamo consapevoli e trascuriamo di allenarla) di percepire e riconoscere il nostro corpo nello spazio anche a occhi chiusi, senza il supporto della vista.
Non bisogna però fare l’errore di pensare che i mudra siano un semplice “accessorio” dello yoga, un particolare della pratica meno “importante” delle asana, del pranayama e della meditazione. I mudra possono sembrare “piccoli” esercizi, ma sono grandi nella loro efficacia.
Nel suo libro Yoga delle Mani l’insegnante di yoga e master di reiki Andrea Christensen chiama i mudra “il mini yoga”: “mini” perché esercitarsi con i mudra richiede poco tempo e poco spazio, ma -attenzione!- “yoga” perché di fatto i mudra sono di per sé una pratica vera e propria, completa e potente, che ha effetto non solo su tutto l’organismo (come i piedi, anche le mani possono essere suddivise in zone riflesse collegate a diversi organi e parti del corpo), ma anche sulle energie del corpo sottile, sulla presenza della mente e sull’equilibrio delle emozioni.
Se pratichi yoga e ti sei mai chiesto, ad esempio, perché a lezione l’insegnante ti chiede di unire pollice e indice in gyan mudra (foto sotto) quando pratichi determinate posizioni, potresti trovare molto interessate approfondire la conoscenza dei singoli mudra, del loro significato e del loro effetto.
Non solo: anche se non sei esperto di yoga puoi trovare nei mudra un prezioso esercizio quotidiano per concederti una pausa consapevole, rilassarti, ricaricarti di energie e persino per alleviare piccoli disturbi. Per praticare un singolo mudra, o anche una sequenza più articolata, ti possono bastare pochi minuti.
Puoi farlo da seduto in una posizione meditativa, sdraiato in rilassamento, ma anche in un momento di pausa dal lavoro, in treno o in aereo mentre viaggi (leggi i nostri 10 buoni motivi per fare yoga in viaggio!), in spiaggia se sei in vacanza, o mentre fai una bella camminata… Man mano che ne osserverai gli effetti e ti renderai conto della costanza con cui riesci a impegnarti in una pratica quotidiana, chissà, forse scoprirai di voler dedicare sempre più tempo e impegno a fare yoga o a meditare.
Ti proponiamo una sequenza di mudra tratta dal libro Yoga delle Mani. È un esercizio adatto a essere praticato ogni mattina, per cominciare la giornata più concentrati ed energici: praticalo dopo la doccia e prima della colazione; se hai un po’ più di tempo da dedicare a questa routine del mattino, puoi integrare anche qualche posizione yoga.
Una sequenza di mudra per la vita di ogni giorno
- Mettiti in posizione eretta, con le gambe divaricate a una distanza pari alla larghezza del bacino, e unisci le mani nel gesto della preghiera.
- Tieni le mani davanti al centro del petto.
- Ora sollevale lentamente fino a portarle al di sopra della testa.
- Allungati energicamente verso l’alto e allarga le braccia, come se volessi abbracciare il sole. Nello stesso tempo pronuncia questa frase: «Con gioia saluto il nuovo giorno».
- Adesso riporta le mani davanti al petto.
- Piegati in avanti, lascia cadere le braccia e tocca il pavimento con le mani.
- Poi lentamente siediti sui talloni.
- Forma con le mani l’Jnana mudra tenendole rilassate sulle cosce e fa’ dieci respirazioni profonde a occhi chiusi.
Come eseguire Jnana mudra
Unisci delicatamente le punte di pollice e indice; le altre tre dita restano libere e allungate. Pollice e indice sono diretti in avanti, le altre tre dita indicano verso l’alto. L’unione di pollice e indice rappresenta l’obiettivo dello yoga: l’integrazione dell’Io e del Sé. Appoggia le mani in modo rilassato sulle cosce, con i palmi sono rivolti verso l’alto.
Ora passa a Pran mudra.
Come eseguire Pran mudra
Premi delicatamente le une contro le altre le punte del pollice, dell’anulare e del mignolo. Se invece di premere sulle punte eserciti la pressione sulla superficie delle unghie, stimoli l’emisfero cerebrale destro e quello sinistro a collaborare armoniosamente.
Tieni anche questo mudra per dieci respirazioni.
Prosegui con un mudra a tua scelta e mantieni anche quello per dieci respirazioni. Per trovare ispirazione, leggi il nostro articolo sui principali mudra usati nel kundalini yoga.
Termina la sequenza con il mudra dinamico
- Questa pratica si svolge in 3 passaggi: le dita vengono appoggiate una dopo l’altra alla punta del pollice mentre reciti a voce alta il mantra: SA, TA, NA, MA.
- Mentre unisci le punte di pollice e indice pronuncia il mantra “Saaa”.
- Mentre unisci le punte di pollice e medio pronuncia il mantra “Taaa”.
- Mentre unisci le punte di pollice e anulare pronuncia il mantra “Naaa”.
- Mentre unisci le punte di pollice e mignolo pronuncia il mantra “Maaa”. O
- ra premi il pollice sulle unghie delle varie dita. I mantra sono gli stessi del primo passaggio, vanno sempre vibrati a voce alta.
- A questo punto il pollice preme su tutto il dito e la punta del dito piegato preme il centro della mano. I mantra sono gli stessi del primo passaggio, vanno sempre vibrati a voce alta.
[PRODOTTO_PH_6769]