7 ottobre 2023 – La visione dei carri armati in fiamme, delle decine di mezzi caduti sotto il controllo delle brigate al-Qassam, di migliaia di coloni in fuga, catturati o assassinati, hanno fatto il giro del mondo, incrinando il mito della invincibilità israeliana e della superiorità dei suoi servizi segreti. La solidarietà internazionale a Israele è scontata: le istituzioni e i media occidentali hanno riproposto con toni isterici, il boicottaggio e la censura delle voci divergenti, mettendo in scena, come nell’ennesima pièce teatrale, i consueti luoghi comuni, volti a imporre una  narrazione manichea, falsificando le origini delle ostilità per legittimare la vendetta di Israele. La lenta ma inesorabile agonia dell’Impero americano fomenta una instabilità permanente che
riproduce, ovunque, gli stessi racconti. Tutti gli alleati dell’Impero, ucraini o israeliani poco importa, vengono presentati come nobili civilizzatori costretti a respingere ovunque la barbarie. Questo racconto, falso e grossolano, si schianta ogni giorno contro un dato di verità che il corrotto circuito informativo mainstream non riesce più a nascondere. Invece di adottare un severo e maturo impegno a sostenere una soluzione di pace, la politica e i mezzi di informazione hanno deciso di avallare le ritorsioni del governo Netanyahu, polarizzando l’opinione pubblica.