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Home / Libri / Un'altra Storia / La Censura nelle “Democrazie” del XXI Secolo - Libro

La Censura nelle “Democrazie” del XXI Secolo - LIBRO

Enrica Perucchietti

La Censura nelle “Democrazie” del XXI Secolo - LIBRO

Criminalizzazione del dissenso e Inquisizione digitale

Enrica Perucchietti

240 pagine

Brossura - cm 15x21

ARIANNA EDITRICE

Un'Altra Storia

Novembre 2024

ISBN 9788865882924

Pagine 240

Formato Brossura - cm 15x21

Casa editrice ARIANNA EDITRICE

Collana Un'Altra Storia

Prima edizione Novembre 2024

Prezzo € 18,90 5% € 19,90
Prefazione di Alain de Benoist, Carlo Freccero e Daniela Strumia. Con video OMAGGIO per chi acquista in prevendita entro il 19 Novembre 2024.
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«In questo ottimo libro, Enrica Perucchietti affronta in modo ampio – e, si direbbe, panoramico – un tema al quale io stesso mi sono molto interessato, non solo nei miei articoli ma anche in diversi libri […] Il “pensiero unico” […] rivela ciò che è veramente in gioco: l’instaurazione di un totalitarismo “morbido”, volto a eliminare ogni pensiero dissidente, l’avvento di una società di sorveglianza e controllo di cui l’immagine simbolica del Panopticon è la perfetta rappresentazione».

Alain de Benoist

«Siamo in piena propaganda di guerra, ma rispetto al totalitarismo del passato, il potere dispone di uno strumento in più: i Big Data, gli algoritmi in grado di processare la massa delle affermazioni individuali per identificare i colpevoli del dissenso».

Carlo Freccero e Daniela Strumia

«Se vogliamo che la nostra voce conti, dobbiamo unirci in una lotta comune contro il fuoco del totalitarismo democratico, pronto a bruciare digitalmente ogni forma di dissenso e a riscrivere la Storia a proprio piacimento».

Enrica Perucchietti


«Mai come ora la censura occidentale è stata più opprimente e totalitaria […] La censura non è più repressiva, ma produttiva di regole che il Potere vuole imporre».
Carlo Freccero e Daniela Strumia

«Oggi i dissidenti non sono più deportati, sono condannati alla morte sociale; non vengono più fucilati, ma marginalizzati e i loro microfoni vengono tagliati per farli tacere o per rendere inudibili i loro discorsi».
Alain de Benoist

Sui social network il controllo delle informazioni è sempre più stringente: post, articoli e opinioni che sfidano la narrativa dominante vengono oscurati o rimossi, mentre gli algoritmi penalizzano i contenuti ritenuti “non conformi” a certi standard, determinando una moderna forma di Inquisizione digitale. Inchieste e casi di cronaca, dai Twitter Files all’arresto di Pavel Durov, attestano le pressioni che le Big Tech ricevono dai governi e dalle agenzie di intelligence per assecondare questa china liberticida. Il silenziamento delle voci divergenti avviene anche fuori dalla Rete, come dimostrano le derive puritane dell’ideologia woke e il fanatismo della cancel culture.

Esprimere un pensiero divergente diventa un “reato di opinione”

Al tempo delle guerre ibride, i Giganti del web, coadiuvati dai media di massa e dai fact-checkers, sono diventati il braccio armato del Potere: questo sistema intende creare una informazione certificata, presentando come legittime solo le narrazioni conformi alla linea ufficiale, mentre tutte le forme di pensiero critico vengono etichettate come “complottismo” o disinformazione e rischiano di essere perseguite come uno “psicoreato” di orwelliana memoria.

Nihil obstat quominus Imprimatur

ISBN 9788865882924

Pagine 240

Formato Brossura - cm 15x21

Casa editrice ARIANNA EDITRICE

Collana Un'altra Storia

Prima edizione Novembre 2024

Prezzo € 18,90 5% € 19,90

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