Santa Ildegarda è stata una delle personalità più importanti del medioevo europeo. Monaca, fondatrice di monasteri, musicista, poetessa e medico, ci ha lasciato un’eredita imponente di osservazioni, ricette, suggerimenti per la cura del corpo e della psiche. Queste terapie sono oggi al centro di una riscoperta da parte di studiosi e medici che ne apprezzano le qualità e l’originalità. Anche perché nella visione della santa, la vera salute si raggiunge solo con l’armonia tra corpo e mente. Ecco perché seguire le sue indicazioni significa aprire la strada a un benessere autentico e duraturo: il libro La medicina di Santa Ildegarda vi aiuterà a farlo.

L'indice del libro

• Introduzione | Ildegarda: santa, filosofa, medico e profeta
• Capitolo 1 | La vita e le opere
• Capitolo 2 | Il cibo di Santa Ildegarda
• Capitolo 3 | L'uso dei minerali
• Capitolo 4 | Le ricette del benessere
• Capitolo 5 | Pomate e altri rimedi
• Capitolo 6 | La farmacia naturale

La sua vita, il suo mondo

Non è possibile affrontare la grandezza dell'opera di Ildegarda di Bingen se non riusciamo prima a collocarla all'interno della sua epoca storica e del tessuto sociale del periodo. Dobbiamo infatti pensare che in quell'epoca i monasteri rappresentavano dei veri e propri baluardi della cultura, dato che erano tra i pochi centri in cui si operava la conservazione dei testi che venivano dalla tradizione filosofica greca e non solo. L'ordine dei benedettini, di cui Ildegarda faceva parte, esprimeva la sua missione terrena attraverso il moto 'Ora et labora' (Prega e lavora). Si tratta di una frase solo all'apparenza semplice, in realtà ci dischiude un mondo davanti agli occhi. I benedettini infatti furono infaticabili nella conservazione della cultura antica e fu quindi grazie al loro lavoro che si riuscirono a conservare, in Occidente, opere che altrimenti sarebbero andate perdute, come quelle di Aristotele, il grande filosofo greco che così tanto influenzò il pensiero medioevale, prima dell'Umanesimo.

Dobbiamo quindi pensare ad Ildegarda come ad una donna che, pur definendo se stessa come umile e ignorante, in realtà era colta e depositaria di una solida preparazione, anche se la sua formazione avvenne in maniera meno convenzionale rispetto a quanto avvenisse ad un uomo della sua epoca. Ildegarda sapeva di religione e di natura. Di musica e medicina, dato che i monasteri rappresentavano non solo dei centri di raccolta della cultura e dei baluardi della fede, ma anche istituzioni ove era possibile dare ricovero agli infermi e agli indigenti. Ildegarda, una figura straordinaria inserita in un contesto che riuscì a valorizzarne appieno le incredibili qualità: fu in grado di superare le barriere della cultura dominante, grazie alla sua capacità di comunicare e al suo intuito senza tempo.